Istanbul (Turchia), 12 mar. (LaPresse/AP) – Migliaia di persone si sono radunate a Istanbul per partecipare al funerale di Berkin Elvan, il 15enne morto ieri a causa delle ferite riportate nove mesi fa, durante le proteste antigovernative della scorsa estate in Turchia. La morte del ragazzo, che fu colpito alla testa da un candelotto di lacrimogeni lanciato dalla polizia, ha scatenato ieri proteste e disordini tra manifestanti e poliziotti in tenuta antisommossa in diverse città turche. Prima di questi cortei, i manifestanti che vegliavano davanti all’ospedale di Istanbul in cui il ragazzino era ricoverato hanno lanciato sassi contro veicoli della polizia, e gli agenti hanno risposto lanciando gas lacrimogeni. Stamattina in migliaia sono arrivati davanti a una casa di preghiera di Istanbul, chiedendo al primo ministro Recep Tayyip Erdogan di dimettersi.

Berkin stava andando in un negozio a comprare del pane quando fu colpito dal candelotto. Alcuni poliziotti erano stati interrogati in relazione all’incidente, ma nessuno è stato incriminato. La morte del ragazzo ha fatto salire ad almeno 8 il numero dei morti nelle proteste dell’anno scorso, iniziate il 27 maggio del 2013 dopo un violento intervento della polizia per disperdere con lacrimogeni e cannoni ad acqua il sit-in di persone che manifestavano contro il taglio degli alberi di Gezi Park a Istanbul. Successivamente le proteste si trasformarono in cortei contro il governo, estendendosi ad altre città.

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