Parigi (Francia), 30 mar. (LaPresse/AP) – Francia al voto per il secondo turno delle amministrative, dopo l’avanzata del Fronte nazionale (Fn) di Marine Le Pen registrata al primo turno. I seggi sono aperti dalle 8 e chiuderanno alle 20. I Comuni interessati sono 6.455 e tra questi la maggior parte delle grandi città, Parigi compresa. Le elezioni di oggi sono considerate un referendum sul presidente François Hollande, dopo i primi due anni di permanenza all’Eliseo.

TEST PER HOLLANDE, DOPO VOTO ATTESO RIMPASTO. Oltre che dal boom del partito di Le Pen, il cui 7% è un risultato molto alto considerato che il Fn si presentava solo in 600 città su più di 36mila, il primo turno è stato caratterizzato da un’astensione record al 36,45 % e dal crollo dei socialisti. Secondo i sondaggi, considerando il tasso di gradimento basso di cui gode Hollande, i conservatori dell’Ump potrebbero soffiare ai socialisti il controllo di circa 100 Comuni. Molti si attendono che dopo le elezioni ci sarà un rimpasto di governo in risposta alla batosta arrivata dalle urne. L’elettorato è deluso dal fatto che, nonostante la promessa di cambiamento sulla quale Hollande ha incentrato la sua campagna elettorale del 2012, la disoccupazione continua a salire e l’economia non decolla.

SFIDA IN ROSA A PARIGI. Tra le sfide chiave c’è quella di Parigi, dove la battaglia è tutta in rosa fra la candidata socialista Anne Hidalgo e quella dell’Ump Nathalie Kosciusko-Morizet, ex portavoce di Nicolas Sarkozy. Stando alle previsioni, Hidalgo dovrebbe riuscire ad avere la meglio consentendo ai socialisti di mantenere per altri sei anni di mandato la poltrona di sindaco della capitale. Hidalgo, 54 anni, è stata per 13 anni la vice del primo cittadino uscente Bertrand Delanoe e ha dalla sua parte i progetti di successo portati a compimento dallo stesso Delanoe, come le iniziative di bike-sharing e car-sharing Velib e Autolib e la realizzazione di un lungofiume lungo la Senna molto apprezzato dai cittadini. La candidata socialista beneficia inoltre del sistema di voto indiretto che è in vigore, in cui il sindaco viene scelto in realtà dai 163 membri del Consiglio comunale. In pratica gli elettori scelgono i membri del Consiglio comunale in base alle liste dei partiti in 20 distretti della città e i consiglieri eleggono poi a loro volta il primo cittadino. E i socialisti di Hidalgo saranno molto probabilmente avanti in alcuni dei quartieri più popolati della capitale.

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