Berlino (Germania), 2 apr. (LaPresse/AP) – Via libera del governo tedesco al salario minimo su base nazionale, per garantire ai lavoratori una paga minima di 8.50 euro all’ora a partire dall’anno prossimo. La Cdu della cancelliera Angela Merkel era contraria all’istituzione di un salario minimo, favorendo piuttosto l’ipotesi di accordi regionali stipulati per settore di impiego; tuttavia il partito ha ceduto nell’ambito dell’accordo per la formazione di un governo di Grosse Koalition con i socialdemocratici della Spd. La ministra del Lavoro, la socialdemocratica Andrea Nahles, ha commentato dicendo che il salario minimo “fornirà maggiore equità” in Germania e porterà migliori guadagni per circa quattro milioni di persone. La proposta, per la quale è atteso l’ok del Parlamento, entrerà in vigore il 1° gennaio del 2015 e i datori di lavoro avranno a disposizione due anni per l’ingresso a regime.

La Camera bassa del Parlamento tedesco dovrebbe discutere del disegno di legge quest’estate ed è previsto che il via libera arrivi prima delle vacanze. Successivamente il testo passera alla Camera alta, dove l’approvazione dovrebbe arrivare a settembre. Una volta che la legge entrerà in vigore, il salario minimo sarà rivisto su base annuale a partire dal 1° gennaio del 2018.

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