Valparaiso (Cile), 13 apr. (LaPresse/AP) – E’ salito ad almeno 16 morti e più di 500 feriti il bilancio dell’enorme incendio scoppiato nella città di Valparaiso, in Cile. Più di 10mila persone sono state evacuate, incluse oltre 200 detenute da un carcere. Più di 500 case sono state distrutte dalle fiamme. “E’ una tragedia tremenda. Potrebbe essere il peggiore incendio nella storia della città”, ha detto la presidente del Paese Michelle Bachelet. I vigili del fuoco sono riusciti a contenere la maggior parte dei roghi, utilizzando 18 elicotteri e aerei per lanciare acqua.

Bachelet ha avvisato che il bilancio dei morti e dei danni potrebbe salire, una volta che le autorità riusciranno a entrare nelle rovine in fumo. Il generale della polizia militare Julio Pineda ha riferito che 16 persone sono morte e più di 500 sono rimaste ferite. Patricio Bustos, che dirige i servizi nazionali forensi, ha aggiunto che saranno necessari test del Dna per identificare i resti. “La gente di Valparaiso ha coraggio, ha forza e non è da sola”, ha detto Bachelet.

La città è stata dichiarata patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco nel 2003. Contro l’incendio sono stati mobilitati 1250 vigili del fuoco, guardie forestali e poliziotti, mentre 2mila marines in tenuta da combattimento hanno pattugliato le strade per mantenere l’ordine e impedire saccheggi. I rifugi sono pieni, e gli ospedali hanno curato centinaia di persone per problemi respiratori provocati dal fumo.

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