Ginevra (Svizzera), 17 apr. (LaPresse/AP) – All’incontro di Ginevra i rappresentanti di Usa, Russia, Ucraina e Ue hanno raggiunto un accordo per la risoluzione della crisi in Ucraina. Dopo sette ore di colloqui è stata firmata una roadmap congiunta che prevede di arrivare a un allentamento della tensione. Ad annunciarlo sono stati, al termine del meeting, il ministro degli Esteri della Russia Sergey Lavrov e successivamente il segretario di Stato americano John Kerry.

I diplomatici delle quattro parti si sono accordati per intraprendere azioni immediate per placare la tensione e lavoreranno per avviare un ampio dialogo nazionale che garantisca la tutela dei diritti dei cittadini, ha spiegato Lavrov, aggiungendo che sarà concessa l’amnistia a tutti i manifestanti pro Russia che hanno partecipato alla rivolta contro il governo di Kiev, tranne a quelli che saranno riconosciuti colpevoli di crimini mortali. Questo tentativo di accordo potrebbe mettere da parte, almeno per ora, le sanzioni economiche che l’Occidente aveva preparato da imporre alla Russia se i colloqui fossero stati infruttuosi.

Mostra prudenza Kerry: L’accordo raggiunto a Ginevra rappresenta “il buon lavoro di un giorno” ma le “parole sulla carta” hanno poco significato se non sono seguite dalle azioni da parte di tutti per calmare la situazione sul terreno, ha detto. Inoltre, pur riferendo che tutte le parti coinvolte nella crisi in Ucraina sono d’accordo sull’adottare passi mirati a far calare la tensione, lo stesso Kerry ha sottolineato che gli Stati Uniti “non avranno altra scelta se non quella di imporre” ulteriori sanzioni alla Russia se non si vedranno miglioramenti della situazione. “Ci aspettiamo totalmente che i russi” dimostrino che sono seri sulla volontà di far scendere la tensione, ha affermato. “Nessun altro incidente del genere dovrebbe succedere”, ha concluso.

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