Mosca (Russia), 17 apr. (LaPresse/AP) – “Spero davvero tanto” di non dover “inviare le truppe in Ucraina”, come è mio diritto decidere. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, durante la annuale ‘Linea diretta’ televisiva in cui risponde alle domande dei cittadini. Ha anche ammesso per la prima volta la presenza dei soldati russi in Crimea, regione ucraina che ha poi votato in un referendum per la secessione da Kiev e l’annessione alla Federazione russa, che l’ha dichiarata parte del suo territorio. “I nostri militari hanno protetto le spalle delle forze di autodifesa in Crimea. Hanno agito in modo corretto, ma come ho detto in modo risoluto e professionale”, ha commentato Putin. Ha invece smentito che nell’est dell’Ucraina siano stati mandati militari di Mosca: “E’ una assurdità, non ci sono truppe russe nell’est dell’Ucraina”.
Putin si è inoltre detto ottimista sui colloqui in corso oggi a Ginevra, dove si incontrano delegati di Kiev, Usa, Russia e Ue. “Penso che siano molto importanti, così come ora è molto importante pensare insieme a come superare questa situazione e offrire un vero dialogo alla gente”, ha dichiarato il presidente russo. Ha invitato l’Ucraina a mettere fine al blocco su commercio e trasporti alla provincia separatista di Transnistria, aggirando invece una domanda sulla possibilità che Mosca accetti la richiesta di riconoscere la sua indipendenza. “L’uso della forza contro la gente nell’est dell’Ucraina è un altro grave crimine delle autorità di Kiev”, ha detto inoltre Putin. “La situazione – ha aggiunto – può essere messa in ordine solo attraverso procedure democratiche, non con l’uso di forze armate, carri armati e aviazione”.
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