Seul (Corea del Sud), 25 apr. (LaPresse/AP) – Sette membri del’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa sono stati fermati e sequestrati da separatisti in Ucraina, nella regione di Donetsk. Lo ha riferito il governo di Kiev. Non cala la tensione nel Paese, dove un elicottero è stato abbattuto vicino Kramatorsk, e un’esplosione ha ferito sette persone vicino ad Odessa. Oggi il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha parlato nel corso di una teleconferenza con il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, con il premier britannico David Cameron, con il presidente francese François Hollande e con la cancelliera tedesca Angela Merkel, dicendosi pronto a nuove sanzioni contro la Russia. E la cancelliera Angela Merkel ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin, chiedendogli di usare la sua influenza per far rispettare gli accordi di Ginevra della scorsa settimana, che avevano l’obbiettivo di ridurre la tensione nel Paese.

KIEV: MEMBRI OSCE RAPITI DA SEPARATISTI. Sette membri del’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa sono stati fermati e sequestrati da separatisti nella regione di Donetsk. Lo ha riferito il governo ucraino. Il ministero dell’Interno dI Kiev ha affermato che i rappresentanti dell’Osce sono stati rapiti nella città di Sloviansk. Il gruppo è stato fermato ieri, giorno dal quale Kiev non ha più avuto notizie. Un leader separatista di Sloviansk ha affermato di ritenere che tra i membri dell’Osce fermati nella città ci sia una “spia”.

ANCHE RENZI PARTECIPA A TELECONFERENZA CON OBAMA. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha preso parte alla conference call richiesta dal Presidente americano Barack Obama assieme alla Cancelliera Angela Merkel, al premier britannico David Cameron e al Presidente francese Francois Hollande sulla gravissima crisi ucraina e sui prossimi passi da fare a livello internazionale, su cui si è registrata una piena consonanza di analisi tra i leader. Durante la teleconferenza Obama ha detto di essere pronto a imporre nuove sanzioni contro la Russia. Lo fa sapere la Casa Bianca, aggiungendo che gli alleati hanno concordato che la Russia non ha rispettato l’accordo di alleggerire le tensioni con l’Ucraina e le ha aumentate nelle parti orientali del Paese. I leader, ha aggiunto la Casa Bianca, hanno concordato che la Russia non ha rispettato il patto firmato a Ginevra la scorsa settimana usando retorica preoccupante e minacciando esercitazioni militari al confine con l’Ucraina.

ELICOTTERO ATTACCATO A KRAMATORSK. Una granata ha colpito un elicottero, causandone l’esplosione. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Kiev, aggiungendo che l’attacco contro l’elicottero è avvenuto presso una pista di atterraggio fuori dalla città di Kramatorsk, nell’est del Paese. Il viceministro Vasyl Krutov ha aggiunto che il pilota del velivolo è rimasto ferito.

ESPLOSIONE FUORI ODESSA. Nel sudest del Paese, sette persone sono rimaste ferite da un’esplosione avvenuta presso un checkpoint allestito dalle autorità locali e da attivisti pro-Kiev, fuori da Odessa. Il portavoce della polizia locale, Volodymyr Shablienko, ha aggiunto che uomini sconosciuti hanno lanciato una granata contro il checkpoint.

MERKEL A PUTIN: ATTUARE GINEVRA. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di aiutare ad attuare l’accordo raggiunto la scorsa settimana a Ginevra. Lo ha reso noto il portavoce di Merkel, Steffen Seibert, aggiungendo che la Russia dovrebbe chiedere pubblicamente a gruppi filorussi nell’est dell’Ucraina di deporre le loro armi. Il portavoce ha aggiunto che il comportamento di Mosca dopo il patto è stato “assolutamente deludente”. Seibert ha detto che Merkel ha parlato con Putin per comunicargli la sua aspettativa che la Russia sostenga chiaramente l’accordo e aiuti ad attuarlo. Il portavoce ha aggiunto che se non cambierà nulla nel futuro vicino “è giusto essere preparati a nuove sanzioni”, ma che è anche necessario cercare il dialogo. L’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce), che dovrebbe supervisionare l’attuazione dell’accordo, ha bisogno di “sostegno da tutte le parti”, ha detto Seibert.

LAVROV: OCCIDENTE VUOLE CONTROLLARE UCRAINA. Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha accusato l’Occidente di tramare per controllare l’Ucraina, e ha aggiunto che i filorussi nel sudest del Paese deporranno le armi solo se il governo ucraino sgombrerà l’accampamento di protesta noto Maidan a Kiev. “L’occidente vuole, ed è così che tutto è cominciato, prendere il controllo dell’Ucraina a causa delle loro ambizioni politiche, non negli interessi del popolo ucraino”, ha detto Lavrov. Il ministro russo ha aggiunto che le milizie nell’est “saranno pronte” a deporre le armi e a lasciare i palazzi “solo se le autorità di Kiev si occuperanno di attuare gli accordi, sgombrare il vergognoso Maidan e liberare i palazzi che sono stati illegalmente conquistati”. L’Occidente ha accusato la Russia di alimentare la rivolta nell’est dell’Ucraina, e di non aver usato la sua influenza sugli insorti filorussi. “Per sette giorni, la Russia ha rifiutato di fare un singolo passo concreto nella direzione giusta”, ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry ieri. “Non un singolo funzionario russo, non uno, è andato pubblicamente in televisione in Ucraina e ha chiesto ai separatisti di sostenere gli accordi di Ginevra, di sostenere il ritiro, di consegnare le armi, e di uscire dai palazzi ucraini”, ha detto Kerry.

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