Belfast (Irlanda del Nord), 2 mag. (LaPresse/AP) – L’arresto del leader di Sinn Fein Gerry Adams è stato esteso di altre 48 ore. Lo ha fatto sapere la polizia nordirlandese, precisando che l’estensione è stata concessa da un giudice durante un’udienza a porte chiuse. Adams era stato fermato mercoledì sera in relazione al rapimento, all’uccisione e alla sepoltura segreta di una donna risalente al 1972. Ai sensi della legge antiterroristica in vigore nel Regno Unito, i sospetti devono essere rilasciati o accusati formalmente entro 48 ore dal momento dell’arresto, a meno che la polizia non riceva da un tribunale l’autorizzazione per estendere l’interrogatorio. Sinn Fein ha minacciato di ritirare il sostegno per la stabilità e l’ordine in Irlanda del Nord, uno dei punti dell’accordo di pace, se Adams sarà incriminato.

Martin McGuinness, vicepremier del governo dell’Irlanda del Nord e ex leader dell’Ira, ha chiesto oggi il rilascio immediato di Adams, accusando “una cricca” di poliziotti di essere impegnata in “una campagna negativa e distruttiva sia per il processo di pace sia per Sinn Fein”. “È – ha affermato McGuinness – una situazione molto, molto grave. Credo che Gerry Adams sarà del tutto scagionato e che continuerà a guidare questo partito”.

La donna uccisa nel 1972 era una vedova di Belfast, Jean McConville, accusata dall’Ira di essere una spia della polizia britannica. L’Irish Republican Army non ammise la propria responsabilità nell’omicidio fino al 1998 e la polizia aspettava da tempo di interrogare il leader del Sinn Fein. Adams, 65 anni, fu infatti tirato in ballo da due veterani dell’Ira nel corso di interviste registrate rilasciate per un progetto di ricerca di un college di Boston. La polizia dell’Irlanda del Nord avviò l’iter legale per acquisire quelle interviste, alcuni stralci delle quali furono pubblicati a seguito della morte di uno dei due dell’Ira.

Uno dei due membri dell’Ira intervistati, Brendan Hughes, dichiarò che McConville fu uccisa all’ordine di Adams, che secondo l’uomo era all’epoca capo di un’unità speciale il cui compito era individuare, uccidere e seppellire segretamente civili cattolici di Belfast sospettati di essere spie della polizia o dell’esercito britannico. Hughes è stato identificato come un ex vice di Adams nei ranghi delle unità dell’Ira di Belfast. “Credo che l’uccisione di Jean McConville e la sepoltura segreta del suo corpo fu un atto scorretto e una grave giustizia nei confronti di lei e della sua famiglia”, ha fatto sapere Adams nella nota. “Nei miei confronti sono state formulate accuse malevole, che sono state ampiamente diffuse. Le respingo. Non mi sono mai dissociato dall’Ira e non lo farò mai, ma non sono in nessun modo colpevole di rapimento, uccisione o sepoltura della signora McConville”, ha aggiunto.

La donna, 38enne e madre di 10 figli, fu uccisa in quanto presunta spia. La sua tomba, non contrassegnata, fu scoperta per caso vicino a una spiaggia in Irlanda nel 2003. Un’indagine condotta dalla polizia nordirlandese nel 2006 non ha trovato prove per confermare che McConville fosse una spia. La maggior parte degli storici concorda che Adams fu per diversi anni un comandante dell’Ira, ma il politico ha sempre negato di aver avuto qualsiasi ruolo nell’organizzazione militante.

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