Gauhati (India), 3 mag. (LaPresse/AP) – È salito a 29 musulmani uccisi il bilancio delle violenze a sfondo etnico scoppiate nel nordest dell’India, dove i militanti separatisti del Fronte nazionale democratico del popolo di Bodo hanno compiuto tre attacchi contro i residenti musulmani. Lo riferiscono le autorità locali, aggiungendo che in relazione alle violenze sono state arrestate 22 persone. I primi due attacchi risalgono a giovedì sera: il primo si è verificato in un villaggio nel distretto di Baks, nell’ovest dello Stato, dove almeno otto ribelli hanno sparato su un gruppo di residenti che erano seduti in un cortile, provocando quattro morti e due feriti; il secondo è avvenuto nel distretto di Kokrajhar, dove oltre 20 uomini armati con il volto coperto da cappucci neri hanno sfondato le porte di due case e hanno fatto partire una raffica di proiettili, causando sette morti.
Il terzo attacco, il più recente, risale a venerdì sera: i ribelli sono entrati in un villaggio nel distretto di Baksa, hanno dato fuoco ad almeno 40 case di famiglie musulmani e poi hanno cominciato a sparare, provocando 18 morti fra cui bambini. I 22 arrestati sono accusati di avere bruciato le case o di avere offerto ospitalità ai ribelli. La tv locale ha mostrato le immagini di centinaia di residenti musulmani in fuga dalle loro case. La maggior parte erano diretti nel vicino distretto di Dubri, vicino al confine con il Bangladesh. La polizia fa sapere che finora sono circa 400 le persone fuggite.
Si tratta dei peggiori scontri etnici scoppiati nello Stato di Assam da due anni a questa parte. La popolazione Bodo accusa da tempo i residenti musulmani dello Stato di essere entrati in India dal vicino Bangladesh. Le autorità hanno imposto nell’area il coprifuoco a tempo indefinito. I ribelli del Fronte nazionale democratico del popolo di Bodo combattono per ottenere l’autonomia dei Bodo, una tribù indigena che costituisce il 10% dei circa 33 milioni di abitanti dello Stato di Assam. Nella stessa zona degli attacchi di questi giorni si verificarono feroci scontri fra Bodo e musulmani nel 2012; allora durarono una settimana e morirono circa 100 persone.
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