Beirut (Libano), 8 mag. (LaPresse/AP) – In Siria il gruppo di ribelli del Fronte Islamico ha rivendicato la responsabilità per l’esplosione che ad Aleppo ha distrutto l’hotel Carlton, aggiungendo che nell’attentato sono morti 50 soldati. I militari governativi utilizzavano l’albergo come base. Il gruppo di ribelli ha pubblicato la rivendicazione sul suo account Twitter ufficiale, affermando che i suoi “combattenti questa mattina hanno distrutto le caserme del Carlton Hotel nella città vecchia e alcuni palazzi nelle vicinanze, uccidendo 50 soldati”. Nel messaggio i ribelli del Fronte non specificano come sono venuti a conoscenza del numero di militari morti nell’attentato. Il fronte Islamico è un’alleanza di diversi gruppi islamici che combattono per far cadere il governo di Bashar Assad. Molti dei suoi combattenti si sono uniti al Fronte dopo aver lasciato l’esercito siriano libero appoggiato dall’occidente l’anno scorso. Un gruppo di attivisti siriani, l’Osservatorio per i diritti umani, ha affermato che l’esplosione ha colpito la città vecchia di Aleppo, dove da mesi si rifugiano i ribelli. L’Osservatorio ha riferito che ribelli appartenenti al gruppo del Fronte islamico hanno piazzato una grande quantità di esplosivi in un tunnel che hanno scavato sotto l’hotel Charlton, azionandolo a distanza. Secondo gli attivisti dell’Osservatorio ci sono delle vittime tra i soldati siriani. L’hotel è stato completamente distrutto, hanno aggiunto.
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