Tokyo (Giappone), 14 mag. (LaPresse/AP) – L’ambasciatrice degli Stati Uniti in Giappone, Caroline Kennedy, ha visitato la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, devastata dal terremoto e dallo tsunami di marzo 2011. Kennedy, che indossava un casco giallo e una tuta protettiva con scritto sopra il suo nome, ha trascorso circa tre ore all’interno dell’impianto, accompagnata dal figlio Jack Schlossberg. “È molto difficile visualizzare e capire la complessità della sfida quando se ne legge soltanto, quindi è stata una visita molto istruttiva”, ha detto l’ambasciatrice, esprimendo gratitudine a “chi sta lavorando qui tutti i giorni e a chi ci ha guidato durante il tour”.

Kennedy ha visitato l’edificio che ospita il reattore dell’unità 4 e le sale di controllo dei reattori numero 1 e 2. Una guida le ha raccontato gli eventi dell’11 marzo 2011, a seguito dei quali si erano fusi i noccioli di tre reattori. “Spero che i miei coetanei, la mia generazione negli Stati Uniti, terranno Fukushima a mente e capiranno che c’è ancora del lavoro da fare e che tutti possiamo fare qualcosa per aiutare”, ha detto il 21enne Schlossberg, studente della Yale University.

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