San Paolo (Brasile), 16 mag. (LaPresse/AP) – Scontri fra polizia e manifestanti sono scoppiati nella notte a San Paolo, in Brasile, nella giornata di proteste organizzate in tutto il Paese contro le spese sostenute dal Paese per ospitare i Mondiali di calcio, al via il 13 giugno. A San Paolo, la città più grande del Paese con 11 milioni di abitanti, gli agenti hanno usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i dimostranti, che hanno dato fuoco a cumuli di spazzatura per creare delle barriere in un grande viale centrale; qui sono stati compiuti sette arresti. Cortei si sono tenuti in diverse città: oltre che a San Paolo, anche a Rio de Janeiro, nella capitale Brasilia e a Recife, città che ospiterà cinque partite dei Mondiali e in cui la polizia era in sciopero per il terzo giorno per chiedere un aumento degli stipendi del 50%. Nonostante le tante manifestazioni, le proteste sono state di entità minore rispetto a quelle scoppiate l’anno scorso contro le spese sostenute dal governo per ospitare la Confederations Cup; allora negli scontri morirono sei persone.
I dimostranti contestano al governo il fatto di avere speso diversi miliardi di dollari per organizzare i Mondiali e costruire 12 stadi, un terzo dei quali secondo i critici non verrà sfruttato al termine del campionato. Di contro, i manifestanti contestano che molte persone sono state costretta a lasciare le loro case a causa dell’aumento del costo degli affitti nei quartieri vicini ai nuovi stadi ed evidenziano la mancanza di investimenti per migliorare i servizi pubblici.
A San Paolo le violenze sono scoppiate quando alcune persone hanno infranto i vetri di un rivenditore di auto Hyundai e di una banca; in quell’occasione la polizia ha arrestato sette persone che avevano con sé bombe Molotov. Migliaia di altri giovani si sono radunati lungo un viale molto trafficato, manifestando a ritmo di tamburi e portando cartelli con messaggi come ‘Meno denaro per la Coppa e più per la casa’. Di sera cortei si sono tenuti anche a Rio, mandando in tilt il traffico.
Nella capitale Brasilia i manifestanti hanno sfilato con cartelli sui quali si leggeva ‘Fifa vai a casa’ mentre a Belo Horizonte, altra città che ospiterà partite dei Mondiali, sono scese in strada circa duemila persone. Nel nordest del Brasile invece, a Rencife, alcuni hanno approfittato del terzo giorno di sciopero della polizia per saccheggiare negozi. Le autorità hanno fatto sapere di avere cancellato due partite di calcio di serie A in programma in città per questo fine settimana.