Mariupol (Ucraina), 16 mag. (LaPresse/AP) – I filorussi si sono ritirati dagli edifici governativi a Mariupol, nell’est dell’Ucraina. Lo riferisce ad Associated Press German Mandrakov, che finora guidava l’occupazione della sede del governo locale, dicendo che i suoi compagni sono fuggiti e lui è stato “costretto” a lasciare l’edificio. “Tutti sono corsi via”, ha detto usando una parola volgare per riferirsi agli altri come codardi. “Qualcuno sta provando a disseminare la discordia fra di noi, qualcuno ha firmato qualcosa, ma continueremo la nostra lotta”, ha aggiunto. Mariupol è la seconda città più grande della regione di Donetsk.
Intanto Rinat Akhmetov, l’uomo più ricco dell’Ucraina che si ritiene abbia grande influenza nella zona, ha invitato i metalmeccanici che lavorano nelle sue fabbriche ad aiutare la polizia a ripristinare l’ordine in città impegnandosi in pattugliamenti. Ieri la Metinvest di Akhmetov ha raggiunto un accordo con la polizia locale e i leader della comunità sul miglioramento della sicurezza in città e sgomberare gli edifici occupati dai separatisti.
All’accordo ha partecipato anche un rappresentante dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Una troupe di Associated Press stamattina non ha visto presenza di filorussi a Mariupol. Diverse decine di operai di Metinvest, in tuta da lavoro e caschi, stamattina sgomberavano le barricate davanti alla sede del governo locale.
La portavoce della polizia, Yulia Lafazan, riferisce ad Associated Press che il primo pattugliamento dei cittadini si è svolto ieri sera. Al momento ci sono circa 100 gruppi di uomini in attività per le strade di Mariupol, ognuno dei quali consiste in due poliziotti e tra sei e otto metalmeccanici. La portavoce afferma che le pattuglie stanno portando un “drastico miglioramento” della situazione in città, dove i furti sono diventati all’ordine del giorno dopo l’affermazione dei filorussi.