Roma, 24 mag. (LaPresse) – Del prezzo, naturalmente, non si sa nulla, ma sicuramente gli zeri necessari a comprare la dimora francese appartenuta al cardinale Richelieu prima e al suo successore Mazzarino poi, non saranno alla portata di tutti. Luxuryestate.com, portale specializzato nella compravendita di residenze di lusso e partner dell’italiano Immobiliare.it, ha pubblicato online l’annuncio della vendita del castello di Beauveais, a circa un’ora di strada da Parigi e a 25 minuti da Chantilly in Oise. Immersa in oltre 55 ettari di parco, la dimora è circondata da boschi, pascoli, da due laghetti e numerosi giardini. Il castello risale al 1400 e fu edificato su fondamenta del IX secolo.

Tutto sembra proprio come Richelieu lo ha lasciato: camini in pietra originali e perfettamente funzionanti, tre torri cilindriche con uffici e locali per la toilette. Nel complesso la struttura conta 500 metri quadrati con 13 vani distribuiti su tre piani. Al piano terra, oltre alla cucina enorme e a una sala pranzo, si trovano due sale ricevimento, dove molto probabilmente Richelieu amava organizzare momenti di vita mondana, tipici del suo stile ma non del suo abito; ai piani superiori, invece, troviamo le sette camere da letto in stile classico.

All’esterno del castello si trovano altri due edifici: uno è una sala ricevimenti da 400 metri quadri, completa di guardaroba; l’altro contiene l’appartamento delle guardie, la stanza da lavoro del giardiniere e un magazzino per tutti gli attrezzi che servono alla manutenzione e alla pulizia della struttura.

Nessun indizio per il prezzo: l’agenzia che cura la vendita di questo immobile fiabesco ha deciso di mantenere segreta la cifra e riservarsi di comunicarla solo a chi si dimostra, mediante formale richiesta e documentazione, realmente interessato all’acquisto. Ultima nota che potrebbe accrescere il valore storico (e di sicuro anche economico) del castello riguarda il proprietario che successe a Richelieu: egli, prima di morire, non solo riuscì a imporre il nome di Mazzarino per la sua successione, ma gli passò anche la proprietà di questo posto così idilliaco, ideale per il riposo di un alto prelato, perfetto rifugio per le trame e i complotti che animavano la Francia dei due cardinali.

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