Lahore (Pakistan), 27 mag. (LaPresse/AP) – Una donna incinta è stata lapidata a morte dai propri familiari davanti alla sede dell’Alta corte di Lahore per aver sposato il marito nonostante la loro opposizione. Quasi 20 parenti della donna, tra cui il padre e i fratelli, hanno attaccato lei e il marito con bastoni e mattoni in pieno giorno davanti a una folla di passanti, ha riferito Rana Mujahid della polizia. La donna è stata identificata come Farzana Parveen, di 25 anni, mentre il marito si chiama Mohammad Iqbal. Il padre della giovane è stato arrestato con l’accusa di omicidio e gli investigatori sono al lavoro per fermare gli altri responsabili. La donna si era sposata contro la volontà della famiglia dopo essere stata fidanzata con Iqbal per diversi anni. Il padre della giovane, Mohammad Azeem, aveva denunciato l’uomo per rapimento, accusa contestata dalla coppia, riferisce il legale della donna, Mustafa Kharal. L’avvocato ha confermato che la vittima era al terzo mese di gravidanza.

I familiari di Parveen aspettavano davanti al tribunale, che si trova nel centro di Lahore. Quando la coppia si è avvicinata all’ingresso principale, i parenti hanno sparato in aria e hanno cercato di afferrare la donna. Lei ha resistito e a quel punto il padre, i fratelli e altri familiari hanno iniziato a picchiarla e a lanciarle contro dei mattoni presi da un vicino cantiere edile, ha riferito il marito. Il 45enne ha raccontato di aver iniziato a frequentare Parveen dopo la morte della sua prima moglie, con cui aveva avuto cinque figli. “Eravamo innamorati”, ha detto l’uomo in un’intervista ad Associated Press, aggiungendo che la famiglia della donna voleva ottenere del denaro da lui prima di dargliela in sposa. “L’ho portata semplicemente in tribunale e ho registrato il matrimonio”, facendo arrabbiare i parenti, ha spiegato l’uomo. Il padre di Parveen si è arreso alle autorità e ha definito l’omicidio un “delitto d’onore”, ha detto Naseem Butt della polizia. “Ho ucciso mia figlia perché ha insultato tutta la nostra famiglia sposando un uomo senza il nostro consenso, e non me ne pento”, ha detto il padre, le cui parole sono state riportate da Mujahid della polizia. Il corpo della donna è stato consegnato al marito.

Ogni anno centinaia di donne in Pakistan sono vittime di delitti d’onore e vengono uccise da mariti o altri familiari per aver commesso adulterio o per altre azioni considerate trasgressive; secondo i dati dell’ong Human Rights Commission of Pakistan, l’anno scorso sono state uccise in simili circostanze 869 donne. I matrimoni combinati sono una norma tra i pakistani conservatori, i quali considerano i matrimoni per amore una trasgressione. Ciononostante le lapidazioni in pubblico sono estremamente rare. “Non ho mai sentito di un caso del genere e la cosa più vergognosa e preoccupante è che questa donna è stata uccisa davanti a un tribunale”, ha commentato un noto avvocato e attivista per i diritti umani, Zia Awan, aggiungendo che spesso i pakistani che commettono violenze contro le donne vengono assolti oppure condannati a pene leggere perché le famiglie non denunciano i reati e la polizia non svolge le indagini adeguate.

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