L’Aia (Olanda), 27 mag. (LaPresse) – “Un convoglio di ispettori dell’Opac e di membri delle Nazioni unite è stato attaccato stamattina in Siria mentre si recava sul luogo di un presunto attacco al cloro. Stanno tutti bene e stanno tornando indietro alla loro base operativa”. È quanto si legge in un comunicato pubblicato sul proprio sito internet dall’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), che corregge un precedente annuncio del governo siriano, nel quale veniva affermato che sei membri dell’Onu e altre cinque persone erano state rapite nell’area di Hama. “Il direttore dell’Opac, Ahmet Uzumcu, esprime la propria preoccupazione per le persone coinvolte e ribadisce i suoi appelli alle parti affinché cooperino con la missione”, afferma ancora il comunicato. “I nostri ispettori sono in Siria per accertare i fatti in relazione ai continui rapporti che parlano di attacchi al cloro”, afferma Uzumcu citato nella nota. “La loro sicurezza è la nostra prima preoccupazione ed è imperativo che tutte le parti nel conflitto garantiscano loro un accesso sicuro” alle aree di indagine. L’Opac e l’Onu in Siria stanno inoltre lavorando per capire se il governo sta rispettando l’impegno per la distruzione delle proprie armi chimiche.
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