Lucknow (India), 31 mag. (LaPresse/AP) – Sono saliti a cinque gli arresti in India per lo stupro e l’uccisione di due ragazzine di 14 e 15 anni, avvenuto nel villaggio di Katra in Uttar Pradesh, e le autorità stanno dando la caccia ad altri due sospetti. Lo riferisce la polizia locale, spiegando che il quinto arresto è avvenuto stamattina. Diversamente da quanto riferito in un primo momento, le due ragazzine non erano sorelle ma cugine. Gli arrestati sono due poliziotti e tre uomini di circa 20 anni, tutti cugini, che ora affrontano accuse di stupro e omicidio, reati punibili con la pena di morte. Inoltre altri due agenti sono stati licenziati ieri con l’accusa di non avere indagato quando il padre di una delle ragazze ne ha denunciato la scomparsa.
Le ragazzine erano scomparse martedì sera, dopo essersi allontanate da casa verso i campi vicini dal momento che nella loro abitazione non ci sono i servizi igienici. Sono state violentate e le autopsie hanno confermato che sono state strangolate e poi appese a un albero di mango. È qui che i residenti di Katra hanno trovato i corpi mercoledì mattina. Nel corso di tutta la giornata centinaia di persone hanno protestato in silenzio accanto all’albero per protestare contro la risposta della polizia, poco tempestiva dopo la segnalazione della scomparsa da parte dei familiari.
Operatori sanitari, polizia e attivisti per la tutela dei diritti delle donne denunciano proprio che le ragazze affrontano il rischio di stupri e aggressioni quando vanno per i campi o in mezzo ai cespugli a causa della mancanza di bagni nelle case. In India oltre mezzo miliardo di persone manca di accesso ai servizi igienici. Uno studio recente mostra che circa il 30% delle donne di famiglie povere subisce ogni anno aggressioni sessuali a causa dell’assenza di accesso a bagni sicuri.
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