Istanbul (Turchia), 31 mag. (LaPresse/AP) – Se andrete a manifestare verso piazza Taksim “le forze di sicurezza hanno ricevuto ordini rigidi e faranno qualsiasi cosa sia necessario fare, dalla A alla Z”. Così il premier turco, Recep Tayyip Erdogan, annunciando il pugno duro contro i manifestanti che hanno in programma di radunarsi nel centro di Istanbul in occasione del primo anniversario dell’avvio delle massicce proteste antigovernative di Gezi Park. “Non riuscirete ad andare a Gezi come l’ultima volta, dovete obbedire alla legge: se non lo farete lo Stato farà ogni cosa sia necessaria”, ha detto Erdogan con tono di sfida. Per oggi è stato istituito il divieto di manifestare nella zona di piazza Taksim.

Poi un appello: “Mi rivolgo al mio popolo: non cadete in questa trappola, questa non è una innocente azione ambientalista”, ha detto il primo ministro, che più volte ha evocato lo spettro di un presunto complotto internazionale dietro le proteste. I cortei sono attesi intorno alle 19 ora locale, le 18 in Italia, sia a Istanbul che in altre città della Turchia, fra cui Ankara e Smirne. A Istanbul Gezi Park è stato chiuso stamattina alle 10.50 e la città è blindata, con il dispiegamento di oltre 25mila poliziotti, 50 cannoni ad acqua, numerosi veicoli blindati ed elicotteri. I turni dei poliziotti sono stati estesi a 12 ore e sono arrivati rinforzi di agenti da 11 province.

Una relazione diffusa questa settimana dalla Federazione internazionale per i diritti umani, con base a Parigi, riferisce che oltre 5.600 manifestanti stanno affrontando iter legali in Turchia in relazione alle proteste, mentre nessun responsabile delle violenze contro i dimostranti è stato condannato.

Le autorità turche “sono attivamente impegnate in una caccia alle streghe contro chi ha partecipato alle proteste o le ha appoggiate apertamente”, ha dichiarato il presidente della Federazione, Karim Lahidji.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata