Spagna, Juan Carlos abdica in favore del figlio. “Felipe è pronto a regnare”

Madrid (Spagna), 2 giu. (LaPresse/AP) – Il re di Spagna Juan Carlos ha deciso di abdicare in favore del figlio Felipe, principe delle Asturie, che molto probabilmente regnerà con il nome di Felipe IV. In un discorso alla nazione trasmesso in diretta tv intorno alle 13, il monarca ha affermato che Felipe è pronto a regnare perché “incarna la stabilità della monarchia” e “ha la maturità e la preparazione necessarie”. Nello spiegare le ragioni della sua scelta, Juan Carlos ha detto che intende lasciare spazio a una nuova generazione più giovane, che “reclama di essere protagonista” e “merita di andare avanti”. Prima ancora di Juan Carlos, ad annunciare la notizia dell’abdicazione era stato stamattina il premier spagnolo, Mariano Rajoy, dopo avere ricevuto la lettera nella quale il re glielo comunicava.

LA TEMPISTICA DEL PASSAGGIO DI CONSEGNE. Ancora non è chiaro quando formalmente ci sarà il passaggio del testimone perché il governo dovrà redigere adesso una legge che crei un meccanismo legale per l’abdicazione e consenta al 46enne Felipe di salire al trono. Per questo Rajoy ha convocato intanto un Consiglio dei ministri straordinario. “Spero che in tempi molto brevi le Cortes spagnole possano procedere con la nomina a re di quello che oggi è il principe delle Asturie”, ha aggiunto il primo ministro.

RAJOY ANNUNCIA L’ABDICAZIONE. “Sua maestà il re Juan Carlos mi ha appena comunicato la sua decisione di abdicare”, ha detto Rajoy in un discorso trasmesso a diffusione nazionale. Nel documento dell’abdicazione consegnato a Rajoy, che è stato pubblicato su Twitter dalla casa reale, si legge quanto segue: “Firmo e consegno al signor presidente del governo questo atto, con il quale gli comunico la mia decisione di abdicare la corona di Spagna”. Rajoy ha elogiato il lavoro del monarca, definendolo “un difensore infaticabile dei nostri interessi” e ha affermato che l’iter di abdicazione si svolgerà “in un contesto di stabilità istituzionale” e “sarà prova di maturità della democrazia” spagnola. Re Juan Carlos lascia “un debito impagabile di gratitudine”, ha detto ancora il premier.

JUAN CARLOS HA DECISO DI ABDICARE A GENNAIO. La decisione di re Juan Carlos risale a gennaio. “Mio figlio Felipe, erede al trono, incarna la stabilità della monarchia e, quando a gennaio ho compiuto 76 anni, ho pensato che fosse arrivato il momento giusto per passare il testimone e assicurare questa stabilità”, ha detto il re in un messaggio istituzionale rivolto a tutti gli spagnoli. Juan Carlos ha annullato un impegno che aveva per oggi in Catalogna, mentre il principe Felipe è arrivato stamattina da El Salvador. La regina Sofia partirà invece domani per New York.

FELIPE PRONTO, GENERAZIONE GIOVANE MERITA DI ANDARE AVANTI. Spiegando i motivi dell’abdicazione dopo 39 anni di regno, Juan Carlos ha detto che vuole che con la sua rinuncia “si apra una nuova fase”. “Una nuova generazione richiede di essere protagonista”, ha detto, aggiungendo che questa “generazione più giovane merita di andare avanti, con nuove energie, decisa a intraprendere con determinazione le trasformazioni e le riforme che la congiuntura attuale ci sta richiedendo e ad affrontare con rinnovata intensità e dedizione le sfide del domani”. Felipe “ha la maturità e la preparazione necessarie” a salire al trono e “sono sicuro che mio figlio avrà l’appoggio della principessa Letizia”, ha proseguito, esprimendo la propria gratitudine al popolo spagnolo e a chi lo ha appoggiato, menzionando anche la moglie, la regina Sofia.

39 ANNI DI REGNO: DA FRANCO AD ATOCHA. Juan Carlos, 76 anni, era diventato re nel 1975, due giorni dopo la morte di Francisco Franco, e ha dunque supervisionato la transizione della Spagna dalla dittatura alla democrazia. Nei primi anni si fece apprezzare dagli spagnoli evitando il tentato colpo di Stato militare nel 1981, quando era ancora giovane e con poca esperienza di capo di Stato. Man mano che la democrazia spagnola fece strada il re diventò una figura perlopiù di rappresentanza, che viaggia in giro per il mondo facendosi ambasciatore del Paese e svolge una funzione di stabilizzazione con le regioni indipendentiste come la Catalogna e i Paesi Baschi. Recentemente Juan Carlos aveva detto che avrebbe voluto essere ricordato come “il re che ha unito tutti gli spagnoli”. Grande tifoso sportivo, dopo gli attacchi terroristici di Madrid dell’11 marzo 2004 mostrò un aspetto di sé molto umano e vicino ai cittadini. Nel corso dell’emozionante funerale di Stato delle 191 vittime nella cattedrale Almudena della capitale spagnola, re Juan Carlos e la regina Sofia camminarono lentamente fila dopo fila e il re mostrò la sua vicinanza al dolore dei familiari stringendo loro le mani o baciandoli sulle guance.

I RECENTI SCANDALI DELLA CASA REALE. Negli ultimi anni il monarca ha avuto diversi problemi di salute e la sua popolarità ha subìto un calo a causa degli scandali in cui è stata coinvolta la casa reale. Nel 2012 emerse che lo stesso Juan Carlos, nel mezzo della crisi economica della Spagna, aveva partecipato a una battuta di caccia all’elefante in Botswana; la cosa era emersa solo perché il re si era rotto l’anca ed era dovuto rientrare in Spagna a bordo di un jet privato per essere operato d’urgenza. Allora Juan Carlos prese la decisione senza precedenti di scusarsi con il Paese per le sue azioni e sempre in quell’occasione fu rimosso dal ruolo di presidente onorario della branca spagnola del Wwf, titolo che deteneva dal 1968.

L’immagine della monarchia è stata macchiata inoltre dall’indagine sul caso Noos che ha coinvolto il genero, cioè il marito dell’infanta Cristina, Inaki Urdangarin, sospettato di avere sfruttato la sua posizione di duca di Palma di Maiorca per appropriarsi indebitamente di fondi statali, ottenendo contratti pubblici tramite l’istituto Noos fondato da lui e un socio d’affari. E a gennaio l’infanta Cristina diventò il primo membro della storia della casa reale di Spagna a essere interrogata in tribunale: i giudici di Palma di Maiorca vollero sentirla perché sospettata di frode e riciclaggio di denari. Nel suo discorso Juan Carlos non ha fatto riferimento a nessuno degli scandali.

CHI È FELIPE. Laureato in giurisprudenza all’università autonoma di Madrid, il principe delle Asturie Felipe ha conseguito master internazionali all’università Georgetown, negli Stati Uniti. Felipe è sposato con la principessa Letizia, ex giornalista televisiva, e insieme hanno due figli. Come il padre, ha viaggiato in giro per il mondo provando soprattutto a mantenere l’influenza della Spagna nelle ex colonie dell’America Latina, promuovendo al tempo stesso gli interessi nazionali.

STASERA CORTEI IN DIVERSE CITTA’. Intanto in queste ore, a seguito della diffusione della notizia dell’abdicazione, sui social network è partito un tam tam che diffonde la voce di manifestazioni indette per le 20 di stasera in diverse città del Paese. Si tratterà di dimostrazioni a favore della Repubblica, nelle quali si dovrebbe chiedere la convocazione di un referendum in cui gli spagnoli decidano se mantenere o meno la monarchia.

LE ULTIME ABDICAZIONI SUI TRONI D’EUROPA. Quella di Juan Carlos è l’ultima di una serie di recenti abdicazioni sui troni d’Europa. L’anno scorso il re Alberto del Belgio ha ceduto il trono alla figlio Filippo. Due mesi prima la regina Beatrice d’Olanda aveva lasciato l’incarico in favore del figlio maggiore, nominato re Guglielmo Alessandro.