Washington (Usa), 14 giu. (LaPresse/AP) – Il deteriorarsi della situazione in Iraq potrebbe avere “conseguenze ampie a livello regionale e addirittura globale”. Lo ha detto l’ex segretaria di Stato americana, Hillary Rodham Clinton, nel corso di un evento per la presentazione del suo nuovo libro ‘Hard choices’. La ex first lady ha aggiunto che è importante che il primo ministro dell’Iraq, Nouri al-Maliki, presenti una serie di condizioni per qualsiasi discussione relativa a un possibile aiuto militare contro l’avanzata dei jihadisti. Clinton, che è anche potenziale candidata democratica alla presidenza nelle elezioni del 2016, ha detto ancora che gli Stati Uniti affrontano “un compito delicato e difficile” perché non vorrebbero combattere per conto di un governo iracheno non funzionante. “Non c’è nessuna ragione sulla Terra di mia conoscenza per cui dovremmo mai sacrificare la vita anche di un singolo americano per questo”, ha aggiunto Clinton.
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