Ramallah (Cisgiordania), 22 giu. (LaPresse/AP) – Un palestinese è morto dopo essere stato colpito da soldati israeliani in un campo profughi a Nablus in Cisgiordania, e un altro è rimasto ucciso in scontri violenti nella città di Ramallah, mentre l’esercito continua le ricerche dei tre adolescenti israeliani scomparsi. A Nablus il 27enne Ahmed Saoud è stato ucciso dai soldati israeliani mentre camminava verso una moschea per le preghiere mattutine nel campo profughi di Al-Ein, secondo quanto riferito dal padre Assad. L’uomo ha spiegato che il figlio soffriva di una malattia mentale. L’esercito ha riferito che il palestinese si sarebbe avvicinato ai soldati con un atteggiamento minaccioso. I soldati sostengono di aver sparato colpi di avvertimento, prima di colpire l’uomo. L’esercito ha fatto sapere che “un’indagine iniziale” sembra suggerire che l’uomo fosse mentalmente instabile.
In un incidente separato, a Ramallah persone che lanciavano pietre si sono scontrate separatamente con soldati israeliani e con la polizia palestinese. Secondo testimoni entrambe le forze hanno usato proiettili veri. Alle due di mattina i soldati israeliani sono entrati nel centro di Ramallah, perquisendo uffici in due palazzi commerciali. Diverse centinaia di palestinesi hanno lanciato pietre e vasi di fiori ai soldati che hanno sparato proiettili veri e palline di acciaio ricoperte di gomma, secondo quanto riferito da Issam Rimawi, fotografo per un giornale locale. Dopo che i soldati si sono ritirati, decine di manifestanti hanno lanciato pietre a una vicina stazione di polizia palestinese e hanno distrutto le finestre di macchine parcheggiate, hanno spiegato Rimawi e un manifestante a condizione di anonimato.
I soldati palestinesi hanno usato proiettili veri, secondo i due testimoni. Dopo gli scontri è stato ritrovato il corpo di Mohammed Ismail, 31 anni, su un tetto di fronte alla stazione di polizia. Ahmed Bitawi, direttore presso l’ospedale di Ramallah, ha riferito che Ismail è stato ucciso da proiettili veri. Aloul, il patologo forense palestinese, ha effettuato l’autopsia e ha concluso che Ismail è stato ucciso da un proiettile di M-16 a una spalla. Le forze palestinesi non usano i M-16, ha fatto sapere il portavoce Adnan Damiri. L’esercito israeliano non ha commentato. Oggi diverse decine di persone hanno marciato a Ramallah per protestare contro il coordinamento nella sicurezza tra israeliani e palestinesi. “Perché, perché coordinamento nella sicurezza? Veniamo colpiti una volta dall’Autorità palestinese e una volta dall’esercito israeliano”, cantavano i manifestanti.
I tre adolescenti israeliani sono scomparsi mentre tornavano a casa da una scuola religiosa ebraica in Cisgiordania dieci giorni fa. Da allora non si sono avute più notizie di loro. Nessun gruppo ha chiesto riscatti o formulato altre richieste. Da allora, Israele ha arrestato oltre 350 palestinesi, la maggior parte dei quali affiliati ad Hamas, e ha perquisito 1600 luoghi in Cisgiordania. L’esercito ha reso noto di aver arrestato sei palestinesi nella notte, di aver perquisito sei siti affiliati a istituzioni civili di Hamas e di aver confiscato fondi da 42 siti, che secondo i militari erano collegati ad attività dei militanti.
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