Gerusalemme, 22 giu. (LaPresse/AP) – Un ragazzo israeliano di 15 anni è morto e altre due persone sono rimaste ferite nell’attacco contro un veicolo civile sulle alture del Golan, preso di mira da forze nella vicina Siria. Il bilancio e la ricostruzione dell’incidente sono stati resi forniti dall’esercito di Israele. Il colonnello Peter Lerner, portavoce dei militari israeliani, ha affermato che si tratta “dell’incidente più significativo” lungo la frontiera con la Siria dall’inizio della guerra civile nel territorio di Damasco. Anche se non è chiaro se il veicolo sia stato colpito da un razzo, un proiettile di mortaio o un ordigno esplosivo, secondo Lerner l’attacco è stato chiaramente intenzionale.
“E’ stato sparato direttamente da est a ovest”, ha detto, aggiungendo che si trattava di un “colpo diretto” al veicolo. Il mezzo stava percorrendo una strada lungo la recinzione che Israele ha costruito alla frontiera con la Siria. Lerner ha descritto il veicolo come un’autobotte, e ha aggiunto che le persone che si trovavano a bordo stavano lavorando per il ministero della Difesa di Israele in quel momento. “C’è un buco nella recinzione, il che indica che si potrebbe trattare di un proiettile”, ha spiegato Lerner. Carri armati israeliani hanno aperto il fuoco in risposta contro posizioni del governo siriano, ha riferito il portavoce dell’esercito, aggiungendo che non è chiaro se a effettuare l’attacco sia stato l’esercito di Damasco o i ribelli.
Israele ha fatto sapere che ritiene il Damasco responsabile per qualsiasi attacco proveniente dal suo territorio. L’incidente è avvenuto nella zona di Tel Hazeka, vicino all’attraversamento di confine di Quneitra. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha riportato che in precedenza soldati siriani avevano bombardato obbiettivi vicino al confine.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata