Gerusalemme, 30 giu. (LaPresse/AP) – Sono stati ritrovati morti i tre ragazzi israeliani scomparsi lo scorso 12 giugno in Cisgiordania. Dopo un rincorrersi di notizie non ufficiali l’esercito di Israele e l’agenzia di sicurezza Shin Bet hanno confermato il ritrovamento. Il governo israeliano si è riunito per un meeting di emergenza alla Knesset e il premier Benjamin Netanyahu ha usato toni duri: ‘Hamas è responsabile e Hamas pagherà’, ha tuonato. I tre ragazzini ‘sono stati rapiti e uccisi a sangue freddo da belve umane’, ha aggiunto. Poco dopo la replica di Hamas: se Netanyahu ‘intraprenderà una guerra con Gaza, su di lui si apriranno le porte dell’inferno’. Condanna e cordoglio per le uccisioni da tutto il mondo: da Barack Obama a Ban Ki-moon, dal Papa alla ministra degli Esteri Federica Mogherini.
IL RITROVAMENTO DEI CORPI. Del ritrovamento ha riferito inizialmente su Twitter l’emittente al-Arabiya: ‘Il Gabinetto israeliano ha indetto un incontro a seguito della norizia del ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi israeliani rapiti’, recitava il tweet. Ad avvalorare la notizia sono giunte poi fonti della sicurezza di Israele, che coperte dall’anonimato in attesa di un annuncio ufficiale hanno riferito del ritrovamento, precisando che è avvenuto vicino al villaggio di Halhul, cioè nei pressi del luogo in cui i giovani erano scomparsi. Poco prima che si diffondesse la notizia era stato notato lo spostamento di una grande quantità di una forze israeliane proprio nel villaggio di Halhul in Cisgiordania, a nord di Hebron, e la tv Canale 10 aveva inoltre riferito di scontri con i palestinesi nell’area.
Infine la conferma ufficiale da esercito e Shin Bet: ‘I corpi vengono attualmente sottoposti all’identificazione forense e le famiglie dei ragazzini sono state avvertite’, hanno fatto sapere le forze armate. Lo Shin Bet ha precisato che i corpi erano stati sepolti in un campo, appunto vicino al villaggio di Halhul, sotto delle rocce. Binyamin Proper, che era tra i volontari civili che hanno trovato i corpi, ha riferito al Canale 2 che un membro della squadra di ricerca ha ‘visto qualcosa di sospetto sul terreno, piante che sembravano fuori posto, le ha spostate e ha spostato alcuni sassi e ha trovato i corpi’. ‘Abbiamo capito che erano loro e abbiamo chiamato l’esercito’, ha aggiunto Proper.
CHI SONO I 3 RAGAZZI ISRAELIANI UCCISI. I tre ragazzi sono Eyal Yifrah di 19 anni, Gilad Shaar di 16 anni e Naftali Fraenkel anche lui di 16 anni. Fraenkel è di origini statunitensi. Di loro si sono perse le tracce la sera di giovedì 12 giugno mentre facevano l’autostop per tornare a casa da un seminario ebraico. Nonostante i pericoli, fare l’autostop è comune fra gli israeliani che viaggiano da e verso gli insediamenti in Cisgiordania.
LE ACCUSE DI ISRAELE A HAMAS E I RAID IN CISGIORDANIA. Subito dopo la scomparsa Israele, che ha immediatamente parlato di rapimento accusando Hamas, ha mobilitato l’esercito per le ricerche in Cisgiordania, nell’ambito delle quali sono stati effettuati circa 400 arresti di membri di Hamas. La scorsa settimana, inoltre, Tel Aviv ha identificato due noti membri di Hamas come principali sospettati, ma sono attualmente a piede libero.
NETANYAHU: HAMAS PAGHERA’, RAGAZZI UCCISI DA BELVE UMANE. Nell’incontro d’emergenza del governo israeliano, convocato a seguito del ritrovamento, Netanyahu ha affermato che ‘Hamas è responsabile, e Hamas pagherà’, aggiungendo che i ragazzi ‘sono stati rapiti e uccisi a sangue freddo da belve umane’. Uno dei membri del governo che ha partecipato al meeting, Naftali Bennett, prima di entrare al meeting ha scritto su Facebook: ‘Gli assassini dei ragazzini e coloro che li hanno diretti non possono essere perdonati. Adesso è tempo di azioni e non di parole’.
COSA SUCCEDE ADESSO. Dopo due settimane di repressione contro Hamas in Cisgiordania per Israele è rimasto un margine di manovra stretto: nelle operazioni, infatti, è stato trovato molto poco e sono pochi gli obiettivi rimasti. Lo Stato ebraico potrebbe però rivolgere la sua attenzione verso la Striscia di Gaza, dove Hamas ha più potere. A questo proposito Hamas ha avvertito che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ‘dovrebbe sapere che le minacce non spaventano Hamas e che, se intraprenderà una guerra con Gaza, su di lui si apriranno le porte dell’inferno’. In risposta ai raid lanciati in Cisgiordania alla ricerca dei ragazzini, in cui sono stati arrestati circa 400 membri di Hamas, si sono intensificati i lanci di razzi da Gaza verso Israele, con attacchi quasi quotidiani. Tel Aviv non ha fornito pubblicamente alcuna prova del coinvolgimento di Hamas nel caso dei ragazzini e non è chiaro se i rapitori abbiano ricevuto ordini dagli alti ranghi o abbiano agito da soli. Il gruppo ha elogiato il rapimento dei tre, ma non ne ha mai rivendicato la responsabilità.
ISRAELE CHIEDE DI SCIOGLIERE GOVERNO DI UNITA’ PALETSINESE. La scomparsa dei tre è il primo incidente grave fra israeliani e palestinesi da quando lo scorso 2 giugno si è insediato il governo di unità palestinese, sostenuto sia da al-Fatah che da Hamas. E Israele chiede da diversi giorni che il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, sciolga il governo di unità nazionale. Tel Aviv è tornato ad avanzare questa richiesta oggi, tramite il portavoce del governo israeliano Mark Regev. Abbas aveva condannato i rapimenti e le sue forze hanno agito in coordinamento che quelle israeliane durante le ricerche dei ragazzini, ma finora ha respinto gli inviti dello Stato ebraico a porre fine al governo di unità palestinese, che aveva posto fine a sette anni di frattura con Hamas. Finora Abbas ha sempre assicurato che il suo governo è impegnato nel programma politico di cercare la pace con Israele. Hamas non fa parte del governo di unità nazionale ma lo appoggia. Il presidente palestinese, tuttavia, ha indetto un meeting di emergenza per discutere degli eventi, ha riferito il portavoce Nabil Abu Rdeneh.
LE CONDANNE DI OBAMA E BAN KI-MOON. ‘Un insensato atto di terrore contro contro giovani innocenti’. Con queste parole il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha condannato l’uccisione dei tre ragazzi, porgendo le condoglianze ai familiari. Obama ha inoltre incoraggiato l’Anp e Israele a lavorare insieme alla ricerca dei responsabili, offrendo anche l’aiuto degli Usa. Condanna anche da Ban Ki-moon, secondo il quale gli adolescenti sono stati assassinati da ‘nemici della pace’. Ban ‘spera che le autorità israeliane e palestinesi lavorino insieme per portare rapidamente davanti alla giustizia gli assassini’, ha riferito il portavoce.
CORDOGLIO ANCHE DA PAPA FRANCESCO. Anche Papa Francesco ha fatto sentire la sua voce. Il pontefice ‘si unisce al dolore inenarrabile delle famiglie colpite da questa violenza omicida e al dolore di tutte le persone colpite dalle conseguenze dell’odio, e chiede a Dio di ispirare a tutti pensieri di compassione e di pace’, ha fatto sapere il portavoce della sala stampa vaticana, Padre Federico Lombardi, definendo la notizia ‘terribile e drammatica’.
MOGHERINI: GRANDISSIMO DOLORE PER LE UCCISIONI. Dall’Italia è giunto il cordoglio della ministra Federica Mogherini, che ha espresso il suo ‘grandissimo dolore’ per l’uccisione dei tre giovani israeliani. ‘Siamo vicini a Israele in questo momento di grave lutto’, ha detto la titolare della Farnesina. ‘Voglio porgere al governo e al popolo israeliano le condoglianze mie e dell’intero governo italiano per questi omicidi che condanniamo nel modo più fermo’, ha proseguito. Poi la ministra ha concluso: ‘Mi auguro che sia fatta piena luce su quanto accaduto e che i responsabili di questo vile atto ne rispondano quanto prima davanti alla giustizia. Faccio appello a tutte le parti affinché mostrino che chi attenta alla sicurezza di Israele non potrà prevalere minando la via del dialogo, unica speranza di pace vera e duratura nella regione’. In serata il Consiglio dei ministri si è aperto inoltre con un momento di raccoglimento.
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