Gaza (Striscia di Gaza), 31 lug. (LaPresse) – Israele e Hamas hanno concordato un cessate il fuoco incondizionato e umanitario di 72 ore, che comincerà domani mattina alle 8 (ora locale). Lo hanno reso noto con un comunicato congiunto Stati Uniti e Nazioni Unite. Intanto è salito a 1.422 il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’offensiva israeliana: la cifra supera anche il bilancio dell’ultima offensiva su Gaza da parte di Israele nel gennaio 2009, quando almeno 1.410 persone avevano perso la vita.
TREGUA DI 72 ORE. Israele e Hamas hanno concordato un cessate il fuoco incondizionato e umanitario di 72 ore, che comincerà domani. Lo rendono noto Stati Uniti e Nazioni Unite. In un comunicato congiunto Usa e Onu affermano di aver ricevuto assicurazioni che tutte le parti nel conflitto hanno accettato un cessate il fuoco, che comincerà domattina, durante il quale ci saranno negoziati per una tregua più duratura. Il comunicato è stato rilasciato da Nuova Delhi, dove il segretario di Stato John Kerry ha incontrato funzionari indiani. “Questo cessate il fuoco umanitario comincerà alle 8 di mattina ora locale venerdì 1 agosto 2014. Durerà per un periodo di 72 ore, se non verrà esteso. Durante questo periodo le forze sul terreno rimarranno sul posto”, si legge nel comunicato. “Chiediamo a tutte le parti di agire con moderazione fino a quando questo cessate il fuoco comincerà, e di rispettare pienamente i loro impegni durante il cessate il fuoco”. La comunicazione afferma che il cessate il fuoco è fondamentale per dare ai civili un sollievo necessario dalla violenza. Durante questo periodo, i civili a Gaza riceveranno aiuti umanitari e avranno tempo per seppellire i morti, prendersi cura dei feriti e rifornirsi di cibo. Questo periodo verrà anche utilizzato per riparare infrastrutture idriche e energetiche.
1.422 PALESTINESI UCCISI: QUASI LA META’ NELLE LORO CASE. E’ salito a 1.422 il bilancio dei palestinesi rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’offensiva israeliana. Lo hanno reso noto funzionari sanitari di Gaza, aggiungendo che molti erano civili. Secondo Mahmoud Abu Rahma del gruppo per i diritti umani palestinese Al Mezan quasi la metà dei palestinesi uccisi finora sono morti nelle proprie case. Il bilancio supera il numero dei palestinesi uccisi nell’ultimaoffensiva su Gaza da parte di Israele nel gennaio 2009, quando secondo gruppi per i diritti dei palestinesi almeno 1.410 persone avevano perso la vita. Sono almeno 59 gli israeliani uccisi in questi 23 giorni di combattimenti, 56 dei quali soldati. Anche per gli israeliani il bilancio è più alto rispetto alla campagna del 2009.
RAID SU MOSCHEA VICINA A SCUOLA DELL’ONU – Questa mattina un raid israeliano ha colpito la moschea di Omar Ibn al-Khatab accanto a una scuola delle Nazioni Unite nella città settentrionale di Beit Lahiya, vicino a Gaza. Le autorità locali spiegano che il bombardamento ha danneggiato i serbatoi d’acqua sul tetto di un edificio vicino alla moschea e le schegge dei proiettili hanno ferito 15 persone fuori dalla moschea e vicino alla scuola che ospitava centinaia di profughi palestinesi. Tre sono in gravi condizioni.
NETANYAHU: DISTRUGGEREMO TUNNEL DI HAMAS – Le tensione anche dal punto di vista diplomatico cresce di ora in ora: il primo ministro Benjamin Netanyahu stamane ha annunciato che l’esercito israeliano distruggerà i tunnel di Hamas con o senza un cessate il fuoco.
ISRAELE: MOBILITATI ALTRI 16MILA RISERVISTI – Inoltre sempre nelle ultime ore fonti mlitari hanno fatto sapere che l’esercito di Israele sta mobilitando altri 16mila riservisti, portandoli così a 86mila. La mossa offre all’esercito la possibilità di ampliare l’offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza.
MEDIA: USA RIFORNISCONO ISRAELE DI ARMI – Gli Stati Uniti hanno confermato di aver rifornito Israele di armi, poche ore dopo aver condannato duramente l’attacco alla scuola Onu di Gaza, che ha ucciso almeno 16 persone. Lo scrive Maan, ricordando che era stato ISraele a chiedere il 20 luglio scorso un aumento delle forniture in calo per l’offensiva a Gaza. Il Dipartimento di Stato americano aveva approvato la vendita qualche giorno dopo.
PILLAY: VIOLATI DIRITTI UMANI DA AMBO LE PARTI – L’Onu ha accusato Israele e i militanti di Hamas potrebbero aver commesso crimini di guerra sulla Striscia di Gaza. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Navi Pillay, ha dichiarato in una conferenza stampa a Ginevra che con il posizionamento e il lancio di razzi all’interno di aree densamente popolate entrambe le parti stanno commettendo “una violazione del diritto umanitario internazionale, che potrebbero costituire un crimine di guerra”. Secondo Pillay si stanno ripetendo gli stessi atti della guerra di Gaza del 2009, in cui l’Onu aveva concluso che Israele aveva deliberatamente colpito i civili”. “Niente di tutto questo mi sembra essere accidentale. Israele sembra sfidare deliberatamente gli obblighi che il diritto internazionale impone”, ha continuato Pillay. L’alto commissario Onu ha anche criticato gli attacchi di Israele contro le centrali elettriche, i sistemi fognari di Gaza e i pozzi d’acqua come parte di un modello di distruzione simile alla guerra di Gaza del 2009.
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