Parigi (Francia), 1 ago. (LaPresse/AP) – Il Consiglio d’Europa sta adottando nuove misure per combattere la violenza contro le donne nell’ambito della ‘Convenzione di Istanbul’ che entra in vigore oggi. La convenzione obbliga i governi ad adottare misure per contrastare la violenza domestica, i matrimoni forzati, lo stalking e la violenza sessuale. “La violenza contro le donne rimane una delle più diffuse violazioni dei diritti umani che hanno luogo ogni giorno in Europa” ha dichiarato, Nils Muiznieks, commissario del Consiglio d’Europa per i diritti umani, in una dichiarazione pubblicata questa settimana. La convenzione entrerà in vigore oggi in 11 Stati membri (Turchia, Albania, Italia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Serbia, Austria, Andorra, Spagna e Danimarca) a cui si aggiungeranno Francia e Svezia da novembre.

vI firmatari della convenzione devono “garantire che le vittime abbiano accesso a servizi che agevolano il loro recupero dalla violenza”, compresi i servizi come la consulenza legale e psicologica, l’assistenza finanziaria, alloggio, istruzione, formazione e assistenza nella ricerca del lavoro. Devono inoltre “prevedere l’istituzione di adeguate case di accoglienza, facilmente accessibili e in numero sufficiente per fornire alloggio sicuro” anche ai figli. Esperti dovranno controllare che i governi rispettino la convenzione ratificata da 14 Stati membri, compresa Malta. Altre 22 nazioni del Consiglio di 47 membri dell’Europa hanno firmato la Convenzione ma non ancora ratificato. Undici l’hanno finora ignorato, compresa la Russia.

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