Mosca (Russia), 11 ago. (LaPresse/AP) – L’Ucraina e la Russia si sono accordate per permettere una missione umanitaria nell’est del Paese, guidata dal Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), per fornire aiuti alla popolazione. Il Cicr ha fatto sapere di essere pronto a facilitare l’operazione con il coinvolgimento di tutte le parti interessate, a seguito di un’iniziativa russa. “I dettagli pratici di questa operazione dovranno essere chiariti prima che questa iniziativa possa andare avanti”, ha detto Laurent Corbaz, il capo delle operazioni del Cicr in Europa e Asia centrale. L’ong ha fatto sapere di avere condiviso con le autorità russe e ucraine un documento in cui si stabilisce che tutte le parti devono garantire la sicurezza del personale della Croce russa durante la missione e rispettare la neutralità dell’organizzazione.
“Oltre alle scorte fornite dall’Ucraina – ha fatto sapere il ministero degli Esteri ucraiano – la missione comprenderà una componente internazionale, tra cui aiuti offerti al Comitato internazionale della Croce rossa dagli Stati Uniti, dall’Ue e dalla Russia. Gli aiuti, ha sottolineato il ministero, passeranno soltanto attraverso i posti di blocco controllati dal governo di Kiev e saranno distribuiti dalle autorità ucraine nella regione di Luhansk. Nell’omonima città, controllata dai separatisti filorussi, circa 250mila persone sono senza acqua potabile ed elettricità da nove giorni. Nella città mancano inoltre cibo, farmaci e carburante. “Gli aiuti umanitari saranno distribuiti soltanto alla popolazione civile della provincia di Luhansk, che da tempo soffre a causa delle azioni di gruppi armati illegali”, ha fatto sapere il ministero. Alexander Zakharchenko, il leader del governo autoproclamato nella regione di Donetsk, ha detto che i separatisti sono pronti a rispettare un cessate il fuoco per permettere agli aiuti umanitari di raggiungere Luhansk.
TELEFONATA OBAMA – POROSHENKO. La missione è stata annunciata dal presidente ucraino Petro Poroshenko poco dopo la sua conversazione telefonica con l’omologo Usa Barack Obama. I due leader, ha riferito la Casa Bianca, hanno concordato che “qualsiasi intervento russo in Ucraina senza una formale ed esplicita autorizzazione del governo ucraino sarebbe inaccettabile e violerebbe il diritto internazionale”.
CREMLINO ANNUNCIA CONVOGLIO UMANITARIO. Poco prima dell’annuncio di Poroshenko, la Russia aveva dichiarato che avrebbe inviato nell’est dell’Ucraina una missione umanitaria in cooperazione con la Croce rossa, senza fornire dettagli. Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, ha fatto sapere successivamente che del convoglio non farà parte personale militare. Nelle ultime settimane Mosca aveva fatto pressioni su Kiev affinché le permettesse di inviare aiuti umanitari ai residenti delle regioni orientali in cui sono in corso combattimenti tra le truppe ucraine e i separatisti filorussi. Il governo l’Ucraino e i suoi alleati occidentali si erano tuttavia opposti alle richieste.
BARROSO: PUTIN SI ASTENGA DA AZIONI MILITARI. Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha intanto parlato con Putin, diffidando la Russia da “qualsiasi azione militare unilaterale in Ucraina, sotto qualsiasi pretesto, compreso quello umanitario”. Barroso ha parlato anche con Poroshenko, sottolineando “la disponibilità dell’Ue ad aumentare il sostegno agli sforzi di risposta umanitaria guidati dal governo ucraino, nonché alle organizzazioni umanitarie internazionali”.
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