Londra (Regno Unito), 24 ago. (LaPresse) – Nelle ultime 48 ore il Regno Unito ha inviato in Iraq e in Siria “una forza significativa” di militari di Sas (Special Air Service) e Srr (Special Reconnaissance Regiment), che stanno conducendo operazioni con supporto di alta tecnologia “che potrebbero portare alla cattura di estremisti entro alcuni giorni”. Lo riporta il quotidiano britannico Daily Mail nella sua edizione domenicale. Il giornale afferma che le forze speciali sono incaricate in particolare di dare la caccia al terrorista dello Stato islamico ‘John il jihadista’, responsabile della decapitazione del giornalista britannico James Foley, e aggiunge che potrebbero anche liberare gli ostaggi che sono nelle mani del gruppo.

Subito dopo la diffusione del video dell’Isil che mostrava la decapitazione di Foley è partita la caccia al boia, il cui accento suonava marcatamente britannico. E proprio ieri sera il Sunday Times ha riferito, citando fonti governative, che il boia è stato individuato. Stando al giornale il sospettato chiave sarebbe un rapper 23enne, Abdel-Majed Abdel Bary, che aveva lasciato la casa di famiglia a Londra l’anno scorso e recentemente aveva pubblicato su Twitter una sua foto mentre teneva in mano una testa mozzata.

Nel nord dell’Iraq, riferisce il Daily Mail citando fonti proprie, le forze speciali del Regno Unito si sono unite alle unità irachene e curde che combattono contro l’Isil. I militari sarebbero divisi in squadre da quattro, che avrebbero l’obiettivo di catturare jihadisti britannici, identificarli e stabilire legami con ‘John il jihadista’. “È possibile identificare i jihadisti britannici sul campo di battaglia intercettando i radio messaggi”, riferisce una fonte Sas al Sunday Mail. Il giornale spiega inoltre che, una volta che i jihadisti britannici verranno catturati, saranno presi dei campioni di sangue e Dna e saranno scattate fotografie dell’iride, che sono fondamentali per compiere verifiche sull’identità del sospetto.

Parallelamente, prosegue il quotidiano, sul confine tra Siria e Turchia i soldati Srr utilizzeranno droni in grado di volare fino a 24 ore per tenere sotto controllo le roccaforti dell’Isil, compresa Raqqa, e dare indicazioni dettagliate sui movimenti dei militanti. “L’Srr sta usando droni strategici che forniscono una panoramica del terreno e droni tattici che riescono a vedere oltre le pareti e a fornire immagini dei volti dei sospettati”, ha riferito ancora una fonte al Sunday Mail. Il quotidiano ha contattato anche un portavoce del ministero della Difesa britannico, che si è però rifiutato di rilasciare dichiarazioni dicendo che il ministero non commenta le operazioni delle forze speciali.

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