Bruxelles (Belgio), 8 set. (LaPresse) – Dopo un paio di giorni di tensioni, regge la tregua tra l’esercito di Kiev e i ribelli filorussi nell’est dell’Ucraina. In un comunicato pubblicato online questa mattina, il consiglio cittadino di Donetsk riferisce che nella notte non si riportano vittime e che il trasporto pubblico sarà attivo da domani. Intanto però si scalda il fronte diplomatico. Gli stati membri dell’Ue hanno approvato questa mattina le nuove sanzioni contro la Russia. A darne notizia Maja Kocijancic, portavoce dell’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue, Catherine Ashton. “Il pacchetto di misure – spiega – è stato approvato a livello di Coreper”, il comitato dei rappresentanti permanenti, vale a dire gli ambasciatori degli Stati membri presso l’Ue. Per l’approvazione politica dei ministri “l’adozione avverrà attraverso procedura scritta al massimo entro domani, e la pubblicazione delle misure sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea è prevista anch’essa al più tardi domani”. La risposta arriva dopo che il primo ministro russo Dmitry Medvedev aveva minacciato che se l’Occidente avesse introdotto nuove sanzioni “legate all’energia” o “ulteriori restrizioni” sul settore finanziario, allora la Russia avrebbe risposto “in modo asimmetrico. Per esempio, con restrizioni nell’area dei trasporti”. “Noi – aveva proseguito, intervistato dal giornale Vedomosti – agiamo sulla premessa di relazioni amichevoli con i nostri partner, ed è per questo che il cielo sopra la Russia è aperto ai voli. Ma se avremo delle restrizioni, dovremo rispondere”. Nel caso in cui venisse poi impedito l’accesso allo spazio aereo russo, ha poi sottolineato Medvedev, alcune compagnie aeree avrebbero potuto andare in bancarotta. “Ma questa – ha aggiunto – è una cattiva opzione. Vorrei solo che i nostri partner se ne rendessero conto a un certo punto. Specialmente (considerando il fatto che) le sanzioni non aiutano a stabilire la pace in Ucraina”.

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