Otaki (Giappone), 1 ott. (LaPresse/AP) – Altri 12 corpi senza vita sono stati trovati vicino alla vetta del vulcano giapponese Ontake e il bilancio dell’eruzione di sabato è salito così a 48 morti. Le ricerche erano riprese stamattina, dopo che erano state interrotte nei giorni scorsi a causa dei timori per i gas tossici e per una possibile nuova eruzione. La maggior parte dei corpi, ha fatto sapere la polizia della prefettura di Nagano, è stata trovata vicino alla vetta, dove molti turisti stavano riposando quando il vulcano è scoppiato. Stamattina elicotteri della protezione civile hanno portato giù più di 10 cadaveri.

I medici che hanno curato i quasi 70 feriti hanno fatto sapere che molti di loro hanno riportato lividi, ferite da taglio e fratture ossee alla schiena, il che significa che probabilmente sono stati colpiti da rocce fuoriuscite dal vulcano. Alcuni erano completamente ricoperti di cenere e dovevano essere lavati a lungo in modo che si potesse raggiungere la superficie della pelle. Intanto un centinaio di familiari delle persone disperse aspetta ancora le notizie dei propri cari nella sede del municipio della vicina città di Kiso. Si stima che circa 250 persone si trovassero sul monte Ontake al momento dell’eruzione, che ha colto i sismologi di sorpresa. Nelle precedenti due settimane l’Agenzia meteorologica giapponese aveva registrato segni di attività sismica, ma non c’erano state indicazioni di una possibile grande eruzione. L’ultima eruzione del vulcano Ontake si verificò nel 1979, e non ci furono vittime.

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