Londra (Regno Unito), 4 ott. (LaPresse) – Nelle ore in cui diffondeva il video della decapitazione dell’ostaggio britannico Alan Henning, lo Stato islamico (ex Isil) ha diffuso un secondo filmato, in cui un combattente con accento britannico appare insolitamente a volto scoperto e minaccia l’Occidente, definendo David Cameron “un maiale deplorevole”. Lo riporta la stampa britannica.
Downing Street ha confermato l’esistenza del video, riferendo che la polizia sta indagando “con urgenza” sul filmato e che Cameron ha sollevato a questione anche nell’incontro che ha avuto stamattina con rappresentanti delle agenzie di intelligence, dell’esercito e del Foreign Office per discutere della decapitazione di Henning. Intanto il Daily Mail riporta che il jihadista sarebbe il 27enne britannico Omar Hussain di High Wycombe, che in passato avrebbe lavorato come guardia di sicurezza presso la catena di supermercati Morrisons e sarebbe poi partito per la Siria a gennaio 2014. Prima di allora avrebbe vissuto con la madre e i fratelli.
Nel video l’uomo indossa gli occhiali e una mimetica e pare appunto si tratti di un combattente dell’Isil. Con il braccio destro fasciato, parla con un fucile AK-47 accanto e sfida i governi occidentali a mandare forze di terra per combattere contro lo Stato islamico. “Se foste uomini veri mandereste le vostre forze sul terreno, non ci bombardereste dal cielo” ma “sapete che i vostri uomini sono codardi”, dice il combattente. “Mandate le vostre forze, mandateli tutti, anche i riservisti, perché ve li rimanderemo indietro nelle bare”, prosegue. Poi l’uomo chiede a “tutti i fratelli nel Regno Unito” perchè rimangono in Occidente, invitandoli a unirsi alla jihad. Chi invece non può partire per Siria e Iraq viene invitato a compiere atti di terrorismo nei Paesi in cui si trova: “Potete provocare terrore dall’interno, a differenza di noi voi potete provocare danni, veri danni”, dice ancora.
Il video giunge dopo che anche il Regno Unito ha compiuto una serie di attacchi aerei contro l’Isil a seguito di un’autorizzazione del Parlamento a unirsi alla campagna della coalizione internazionale anti Isil guidata dagli Stati Uniti.
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