Hong Kong, 13 ott. (LaPresse/AP) – La polizia di Hong Kong ha rimosso alcune barricate di metallo e plastica utilizzate dai manifestanti pro democrazia che da oltre due settimane occupano alcune delle strade principali della città. L’operazione è cominciata alle 5.30 ora locale, prima dell’ora di punta. In risposta i leader delle proteste, tramite i social network, hanno chiesto aiuto ai sostenitori per rafforzare altre barricate. In un breve confronto che si è verificato nel quartiere di Admiralty, decine di dimostranti hanno incrociato le braccia davanti agli agenti. Altra zona interessata dalla rimozione di barricate è quella di Victoria Harbor, nel quartiere commerciale di Mong Kok. La polizia ha fatto sapere che non intendeva sgomberare l’intera zona delle proteste, ma solo alleviare il traffico e ridurre il rischio di incidenti.
“Oggi non siamo venuti per sgomberare l’area”, ha detto un poliziotto ai manifestanti, ripreso da una tv locale. “Vogliamo solo togliere le barricate che bloccano la strada”, ha aggiunto. I manifestanti, guidati dagli studenti, stanno occupando una strada in genere molto trafficata e altre strade normali in due zone commerciali. Chiedono che il governo locale, filocinese, faccia marcia indietro rispetto al piano di Pechino di sottoporre a una commissione pro Cina la rosa dei candidati che correranno nelle prime elezioni a suffragio diretto per il governatore, che sono in programma per il 2017.
FOLLA PROVA A CARICARE I MANIFESTANTI – Successivamente una folla arrabbiata composta da diverse centinaia di persone ha procato a caricare le barricate utilizzate dai manifestanti. ‘Aprite la strada’, cantava il gruppo, che è stato tenuto indietro da un cordone di poliziotti. ‘Occupy central è illegale’, gridava ancora la folla in riferimento a uno dei nomi del movimento pro democrazia. Alla protesta contro i manifestanti si sono uniti anche alcuni conducenti di taxi, alcuni dei quali hanno guidato i loro veicoli contro le barricate e hanno suonato insistentemente il claxon per esprimere la loro rabbia sui disagi nel traffico provocati dai sit-in. Uno dei dimostranti, Alex Kwok, ha detto di essere stato graffiato al braccio dopo essere stato aggredito da alcuni uomini, che lui accusa di essere membri delle triadi, cioè di gang del crimine organizzato.
“Prima che la polizia arrivasse, giovani uomini a volto coperto e con abiti scuri sono venuti per attaccare brighe con la gente e abbiamo sentito che alcuni di loro avevano armi”, ha raccontato uno studente che ha assistito ai tafferugli, Kevin Ng. “Non so chi fossero i giovani a volto coperto, sospettiamo che fossero membri delle triadi ma è dura dirlo. Che altro gruppo si organizzerebbe per venire ad attaccarci?”, ha aggiunto.