Canberra (Australia), 24 ott. (LaPresse/Xinhua) – Il governo dello Stato di Western Australia rinuncerà ai piani di prolungare l’uso di una politica per la cattura e l’uccisione di grandi squali lungo le sue coste più popolari. Questa controversa politica di abbattimento selettivo degli squali era stata introdotta nei mesi scorsi dal governo locale e aveva subito attirato ampie proteste a livello internazionale. Manifestazioni contro queste politiche si sono tenute in tutto il Western Australia, a Melbourne, Hobart, Adelaide e anche a Sidney, così come in Nuova Zelanda e Sudafrica. La campagna contro l’abbattimento degli squali ha attirato anche personaggi famosi come il comico britannico Ricky Gervais e gli atleti olimpici Rebecca Adlington e Tom Daley. Pare che la decisione di annullare le politiche di abbattimento degli squali sia stata spinta dalle massicce proteste.
Il primo ministro del Western Australia, Colin Barnett, ha affermato che l’abbattimento selettivo intendeva porre fine agli attacchi degli squali, come quello recente in cui un uomo ha perso una mano e parte dell’altro braccio. Dal 2000 i morti causati dagli squali nel Western Australia sono stati 11. “È importante che si faccia attenzione a tutelare la vita umana senza esitazioni quando questo è necessario a causa di una minaccia immediata”, ha detto Barnett. “Il governo federale e quello statale lavoreranno insieme in modo che lo Stato possa intraprendere le giuste azioni per proteggere la popolazione in caso di minaccia di squali”, ha aggiunto.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata