Bamako (Mali), 24 ott. (LaPresse/AP) – È morta la bambina di due anni ricoverata in Mali perchè colpita dal virus ebola. A confermarlo, un’infermiera che lavorava nell’ospedale della città occidentale di Kayes. La donna ha raccontato di aver visto gli operatori sanitari avvolgere il corpo della piccola dopo la sua morte. La bimba era arrivata dalla Guinea con la nonna, mentre già sanguinava dal naso, uno dei sintomi della malattia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che molte persone sono state esposte al contagio durante il viaggio della piccola e sono a rischio. L’Oms ha precisato di considerare la situazione come un’emergenza perché molte persone avrebbero potuto avere contatti “ad alto rischio” con la bambina, che viaggiava insieme alla nonna. Durante il tragitto l’autobus si era fermato in diverse città maliane, tra cui la capitale Bamako, dove aveva passato due ore. Un’indagine iniziale, ha fatto sapere l’Oms, ha individuato per il momento 43 persone, tra cui dieci operatori sanitari, che avevano avuto contatto con la piccola paziente e ora sono monitorate in isolamento. “I sintomi che la bambina aveva mostrato durante il viaggio sull’autobus sono particolarmente preoccupanti, perché c’erano state diverse possibilità di esposizione al virus per molte persone”, ha spiegato l’Oms in una nota. La bambina era stata portata per la prima volta in un ospedale in Mali lunedì ed era risultata positiva alla febbre tifoidea. Dopo che non c’è stato nessun miglioramento delle sue condizioni, è stata testata per l’ebola e successivamente messa in isolamento a Kayes.

Il Mali è stato da tempo considerato altamente vulnerabile alla diffusione del virus a causa del lungo confine che condivide con Guinea e Senegal. Funzionari dell’Oms e del Centro Usa per il controllo e la prevenzione delle malattie si stavano preparando da tempo per eventuali casi dell’ebola nel Paese e ora altri operatori dell’Oms saranno inviati in Mali.

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