Stoccolma (Svezia), 24 ott. (LaPresse/AP) – La Svezia ha interrotto le ricerche del sospetto sottomarino straniero avvistato nelle acque dell’arcipelago di Stoccolma, iniziate una settimana fa. Lo rendono noto le forze armate svedesi, affermando di avere ordinato alle unità navali e anfibie di fermare la caccia al sottomarino, anche se alcune forze di terra saranno ancora coinvolte in operazioni di ricerca. La caccia al sommergibile, la prima dai tempi della Guerra fredda, è iniziata venerdì scorso dopo che le forze svedesi hanno ricevuto quelle che hanno definito informazioni credibili circa attività sottomarine nell’arcipelago che si estende dalla capitale svedese fino al Mar Baltico. Le autorità non hanno nominato il possibile Paese responsabile, ma molti analisti della Difesa svedesi sospettano che si tratti della Russia.
La Svezia allestì una forza anti-sommergibili dopo che nel 1981 un sottomarino sovietico si arenò sulle coste nel sud del Paese, ma questa forza venne sciolta dopo la fine della Guerra fredda in seguito a pesanti tagli alle spese per la difesa. Gli elicotteri anti-sommergibile svedesi vennero ritirati nel 2008 e i loro sostituti non sono attesi fino al 2018. Tagli alle spese della difesa a parte, la Svezia ha modificato le proprie priorità trasferendo l’impegno dalla difesa territoriale alle missioni di pace internazionale e ha abolito il servizio militare obbligatorio. Secondo l’Istituto internazionale di studi strategici, che ha sede nel Regno Unito, nel 2012 i soldati svedesi in servizio attivo erano 20mila, mentre i riservisti erano 200mila; nel 1999 i primi erano 50mila, mentre i secondi erano quasi 600mila.
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