Tunisi (Tunisia), 24 ott. (LaPresse/AP) – La polizia tunisina ha fatto irruzione in una casa in un sobborgo di Tunisi, Oued Ellil, per porre fine allo stallo dell’operazione antiterrorismo che proseguiva da circa 24 ore, uccidendo cinque donne e un uomo. Lo riporta l’agenzia di stampa di Stato tunisina, aggiungendo che nel raid sono rimasti feriti anche un bambino e un agente. Il ministro dell’Interno, Mohammed Ali Aroui, ha detto che tutti i morti erano terroristi. La polizia aveva circondato la casa ieri mattina a seguito di una soffiata e gli abitanti che si erano barricati all’interno avevano sparato contro gli agenti, uccidendone uno. Erano stati poi tagliati gas e luce all’abitazione e, dopo il fallimento dei negoziati per far uscire donne e bambini, le forze di sicurezza hanno fatto irruzione all’interno. Ieri un’altra operazione antiterrorismo era stata portata a termine dalla polizia tunisina a Kebili, nel sud del Paese, dove sono stati arrestati due militanti che secondo le autorità stavano pianificando attacchi. In Tunisia domenica si vota per le elezioni legislative e le autorità hanno avvertito che gli islamisti potrebbero provare a ostacolare il voto compiendo attentati. L’agenzia di stampa di Stato riferisce che i due uomini che hanno sparato contro gli agenti sono stato uno ucciso e l’altro arrestato. Il ministro Aroui fa sapee che le cinque donne uccise e il bambino ferito sembra fossero i familiari dei due uomini armati. Nelle ultime settimane le forze di sicurezza tunisine hanno compiuto una serie di operazioni mirate allo smantellamento di cellule estremiste.

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