Dalla nostra inviata Nadia Pietrafitta

Bruxelles (Belgio), 24 ott. (LaPresse) “Non pagheremo mai” un aggiustamento di “2,1 miliardi entro il primo dicembre. È inaccettabile”. Così il premier britannico, David Cameron, al termine del Consiglio europeo, sottolineando che “un summit straordinario dei ministri delle finanze Ue discuterà” di questo tema e non nascondendo “un bel po’ di rabbia per come siamo stati trattati”.

“Credo che abbia detto bene il primo ministro italiano – ha proseguito Cameron – e credo che forse mi metterò nei guai a riportarlo, ma è un uomo molto ragionevole, sono sicuro che non gli dispiacerà, quando ha detto che questo non è un calcolo ma un’arma letale”. Renzi “ha detto – ha aggiunto Cameron – che quando le persone producono un’arma letale come questa, non capiscono che porta le persone in tutta Europa a pensare che la Commissione europea è fatta di tecnocrati e burocrati senza anima né cuore? Questo è quello che il primo ministro italiano ha detto, e concordo con ogni parola”. Il primo ministro del Regno Unito aveva interrotto le discussioni del Consiglio europeo a Bruxelles per chiedere una riunione urgente dei ministri delle Finanze Ue proprio per discutere della questione.

RENZI: SPAZIO PER INTESA MA ITALIA NON SI FERMA DAVANTI A NESSUNO – Più diplomatica la posizione di Matteo Renzi al termine della riunione a proposito della legge di stabilità.”Credo che si risolverà, c’è lo spazio per trovare un’intesa. Oggi si è avvicinati abbastanza” a un accordo politico, ha spiegato ai giornalisti, specificando che “l’Italia dà all’Unione europea ogni anno 20 miliardi e ne prende indietro una decina, è un Paese che ha forza e autorevolezza fuori discussione e non viene qui a prendere reprimende o lezioni ma per fare la sua parte. Risolvere le questioni è una priorità del governo che rispetta tutti, ma non si ferma davanti a nessuno”. “C’è stata una discussione sulla politica economica molto tosta e accesa – ha detto ancora Renzi – Il problema è che bisogna prendere atto che c’è una situazione di difficoltà nell’economia europea che va affrontata”.

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