Tunisi (Tunisia), 26 ott. (LaPresse/AP) – L’affluenza alle urne in Tunisia in occasione delle legislative di oggi, aggiornata alle ore 16, era del 50,48%. Lo riferisce l’Isie (Instance supérieure indépendante pour les élections), cioè l’organismo indipendente incaricato di organizzare le elezioni, precisando che il dato include solo il territorio della Tunisia e non quello all’estero. La chiusura dei seggi era prevista per le 18 ora locale.
Stamattina in molti seggi erano state registrate lunghe code per votare fin dalle prime ore del mattino. Gli elettori si sono trovati davanti schede elettorali molto grandi, dal momento che c’è una quantità stupefacente di candidati, in totale circa 13mila.
I partiti favoriti sono l’islamico Ennahda e il partito laico Nidaa Tounes, che si è presentato come forza del voto utile, unico movimento in grado di fermare Ennahda. “Sono qui per votare per la democrazia e per coloro che possono contrastare Ennahda, per una Tunisia moderna e per evitare che (Ennahda ndr.) governi da solo”, spiega Lahimer Salem, uomo d’affari. “Gli islamisti sono parte del Paese ma non sono gli unici”, ha aggiunto.
A pochi giorni dal raid antiterrorismo a Oued Ellil, un sobborgo di Tunisi, una delle elettrici ha espresso stupore per l’alta partecipazione alle urne: “Pensavo che la gente sarebbe stata intimidita da Oued Ellil, ma i tunisini sono molto determinati e non si lasciano fermare dalle minacce”, spiega la 65enne Said Bessaoud Chihi, che indossa il velo e dice di essere andata a votare per essere sicura che le donne manterranno i loro diritti nonostante gli islamisti. Venerdì la polizia ha fatto irruzione in una casa di Oued Ellil dove sospettava fossero nascosti dei militanti e nell’assalto, lanciato dopo 24 ore di stallo, sono morti cinque donne e un uomo, tutti descritti dal governo come “terroristi”. Nello stesso raid è rimasto ferito un bambino. Si pensa che le donne e il bambino fossero familiari dei presunti militanti.
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