Tunisi (Tunisia), 27 ott. (LaPresse) – Sarebbe il partito laico Nidaa Tounes il grande vincitore delle elezioni legislative in Tunisia, dove ieri si è votato per eleggere il primo Parlamento dalla cacciata di Zine el-Abidine Ben Ali. È quanto emerge dai primi exit poll dell’istituto Sigma Conseil, presentati dal suo direttore alla tv Al-Hiwar Ettounsi. Secondo l’istituto, Nidaa Tounes è il primo partito con il 37% dei voti; a seguire il partito islamico Ennahda al 26%, mentre si attesterebbe al terzo posto al 5,4% il partito di sinistra Fronte popolare dei due politici di opposizione assassinati nel 2013, Chokri Belaid e Mohamed Brahmi. Al quarto e al quinto posto sarebbero arrivati l’Unione patriottica libera (Upl) con il 4,8% dei voti e il partito di centro-destra Afek Tounes al 2,8%. Intanto l’Isie (Instance supérieure indépendante pour les élections), cioè l’organismo indipendente incaricato di organizzare le elezioni, ha diffuso gli ultimi dati sull’affluenza, che sarebbe stata in Tunisia del 61,8% e all’estero del 29% (in particolare del 14% in Italia).

Con queste elezioni dovranno essere eletti 217 deputati, di cui 19 che rappresentano i tunisini all’estero (3 per l’Italia). In base all’exit poll di Sigma Conseil, Nidaa Tounes otterrebbe 81 seggi, Ennahda 58 seggi, il Fronte popolare 16 seggi, l’Upl 13 seggi e Afek Tounes 8 seggi. All’estero le votazioni si sono tenute dal 24 al 26 ottobre, mentre in madrepatria si è votato soltanto ieri. Il sistema elettorale è proporzionale e le circoscrizioni individuate sono 33, di cui 27 sul territorio della Tunisia e sei all’estero.

Quello che uscirà dal voto sarà il primo Parlamento dopo la cacciata Ben Ali e rimarrà in carica per cinque anni. Si tratta delle seconde elezioni dopo la rivoluzione ma nelle prime, quelle di ottobre 2011, era stata eletta l’Assemblea costituente, dunque non un vero e proprio Parlamento come è invece questa volta in virtù della Costituzione approvata all’inizio del 2014.

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