Baghdad (Iraq), 1 nov. (LaPresse/AP) – Almeno 1.273 persone sono morte nelle violenze che hanno colpito l’Iraq nel mese di ottobre. Lo fa sapere la missione delle Nazioni unite a Baghdad, spiegando che le violenze hanno provocato la morte di 856 civili e di 417 membri delle forze di sicurezza nazionali. I feriti sono 2.010. La città più colpita risulta la capitale, con 379 civili uccisi. I dati, spiega la missione, non tengono conto dei morti nella provincia di Anbar e in altre parti dell’Iraq sotto controllo dei militanti dello Stato islamico (ex Isil). Il conteggio non sembra includere perciò le vittime degli omicidi di massa condotti dagli estremisti ad Anbar, contro i membri delle tribù sunnite filogovernative. A settembre, il numero delle vittime conteggate dall’Onu era 1.119.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata