New York (New York, Usa), 5 nov. (LaPresse/AP) – Sì alla marijuana a scopo ricreativo in Oregon e a Washington DC, ma no dalla Florida all’uso di cannabis per fini medici. Inoltre sì all’estensione dei controlli su chi acquista armi nello Stato di Washington. Sono alcuni dei risultati dei referendum per i quali si è votato su 141 quesiti in 32 Stati degli Usa in concomitanza con le elezioni di midterm. Alcuni esiti mancano ancora, per esempio quello dell’Alaska, dove pure si è tenuta una consultazione sulla legalizzazione della marijuana, ma in cui i seggi hanno chiuso per ultimi alle 7 di stamattina ora italiana. Si è votato inoltre su temi come aborto, gioco d’azzardo e salario minimo. A questo proposito il Massachusetts non ha voluto dire no ai casinò e invece il sì all’aumento del salario minimo è arrivato da tre Stati: Arkansas, Nebraska e South Dakota.
Sì ALLA CANNABIS IN OREGON E A WASHINGTON DC. Nonostante sia Oregon che Washington DC abbiano approvato l’uso della cannabis a scopo ricreativo le due situazioni sono differenti. L’Oregon si unirà a Colorado e Stato di Washington, dove misure analoghe sono state approvate due anni fa; la legalizzazione dovrebbe avvenire entro il 1° luglio e richiede poi l’adozione di regolamentazioni da parte della Commissione di controllo degli alcolici entro il 1° gennaio del 2016. Nel District of Columbia, invece, il Congresso, che ha potere di revisione, potrebbe opporsi. Differenti anche le proposte per le quali si è votato: a Washington DC diventerebbe legale possedere circa 57 grammi di cannabis e fino a tre piante di marijuana per uso personale, ma la legge non consentirebbe la vendita legale di marijuana, lasciando la questione aperta in mano al Consiglio del DC; in Oregon e Alaska invece, che seguono appunto l’esempio di Colorado e Stato di Washington, dovrebbero essere istituiti sistemi di regolamentazione e tassazione della vendita legale di marijuana. In Oregon chi si era battuto contro il via libera alla cannabis sosteneva che la misura avrebbe dato accesso alla marijuana ai bambini e avrebbe portato a un maggior numero di persone che guidano in stato di non lucidità. A Washington DC, invece, nel dibattito è entrata anche la componente razziale, con i sostenitori del sì che denunciavano che i neri in città sono stati presi di mira con arresti per possesso di marijuana.
NO DELLA FLORIDA A MARIJUANA PER SCOPI MEDICI. La Florida ha bocciato la misura che avrebbe permesso l’uso di marijuana per motivi medici. Per poco non è stato raggiunto il 60% necessario all’approvazione della proposta: a scrutinio quasi ultimato pare che il sì si sia aggirato intorno al 57%. Sarebbe diventato il 24esimo Stato Usa a permettere l’uso medico della cannabis.
PIù CONTROLLI SULLE ARMI IN STATO WASHINGTON. Passo avanti sul controllo alle armi nello Stato di Washington. Gli elettori erano chiamati a pronunciarsi su due proposte: una che prevedeva l’estensione dei controlli su chi vende o trasferisce armi anche in scambi privati, che è stata appunto approvata, e l’altra di segno opposto. Come previsto dalla legge federale, quella dello Stato di Washington attualmente prevede controlli per vendite e trasferimento di armi solo da parte di gestori autorizzati e non per gli scambi tra rivenditori privati, come quelli che vendono nelle fiere o ad amici.
AUMENTO SALARIO MINIMO IN ARKANSAS, NEBRASKA E SOUTH DAKOTA. Gli elettori di tre Stati Usa hanno deciso di aumentare lo Stato minimo. In Arkansas lo stipendio base sarà innalzato da 6,25 dollari a 8,50 dollari all’ora entro il 2017. In Nebraska il salario minimo sarà elevato da 7,25 a 9 dollari all’ora e in South Dakota l’innalzamento sarà da 7,25 a 8,50 dollari all’ora. Anche in Alaska si è votato per lo stesso quesito, ma i risultati sono ancora attesi.
Sì AI CASINò IN MASSACHUSETTS. In Massachusetts, sempre contestualmente alle elezioni di midterm, gli elettori hanno bocciato il referendum che avrebbe permesso di dire no ai casinò. È stata infatti respinta la misura che avrebbe abrogato una legge del 2011 che autorizzava la realizzazione di un salotto si slot e fino a tre casinò. Al momento nello Stato non ce ne sono ma i progetti per la loro costruzione sono stati approvati in tre città. Una vittoria delle forze anti casinò avrebbe costituito la prima volta, almeno dal 1931, che uno Stato ribaltava una legislazione di rilievo sull’estensione del gioco d’azzardo.
COLORADO E NORTH DAKOTA TUTELANO DIRITTO ALL’ABORTO. Colorado e North Dakota hanno respinto provvedimenti che secondo gli oppositori avrebbero potuto portare a divieti di aborto. In particolare in Colorado la proposta era di aggiungere la voce “esseri umani non nati” al codice penale dello Stato; in North Dakota invece si proponeva un emendamento che avrebbe dichiarato nella Costituzione dello Stato che “il diritto inalienabile alla vita di ogni essere umano in ogni fase dello sviluppo deve essere riconosciuto e tutelato”. In Tennessee, invece, gli elettori hanno approvato una misura che darà ai deputati più potere di regolamentare l’aborto. Gli oppositori temono che questo porterà a leggi più rigide che metteranno a rischio l’accesso delle donne all’aborto.
IL MASSACHUSETTS E LE ASSENZE PER MALATTIA. Altro tema trattato dai referendum è quello dell’assenza dal lavoro retribuita per malattia. Il Massachusetts ha approvato la misura più rigida di tutti gli Stati Uniti in materia: i lavoratori potranno maturare fino a 40 ore di malattia retribuita all’anno, guadagnando un’ora ogni 30 lavorative; le società fino a 10 lavoratori saranno esenti da questa regolamentazione.
IN MISSOURI VITTORIA INSEGNANTI. In Missouri vittoria degli insegnanti: gli elettori hanno bocciato una misura fortemente contrastata dai sindacati dei professori, che avrebbe legato salari e posto di lavoro degli insegnanti alle performance dei loro studenti. Nello Stato di Washington, inoltre i sindacati degli insegnanti hanno sostenuto un’iniziativa che ridurrebbe le dimensioni delle classi e aumenterebbe lo staff di supporto nelle scuole primarie e secondarie: secondo gli esperti, questa misura costerebbe allo Stato circa 2 miliardi di dollari all’anno, necessari a pagare migliaia di insegnanti e membri di staff scolastico in più.
CALIFORNIA RIDUCE PENE PER DROGA E FURTI. Gli elettori della California hanno deciso di ridurre le pene per reati non gravi legati a droga e i cosiddetti reati di proprietà. Fra questi taccheggio, contraffazione, piccoli furti e frode. Il provvedimento consentirà di risparmiare centinaia di milioni di dollari all’anno per le spese nelle prigioni, denaro che potrà essere investito in programmi scolastici, servizi alle vittime e cure per persone con problemi di salute mentale o dipendenti da droga.
NO A ETICHETTE OBBLIGATORIE SU OGM IN COLORADO. Infine gli elettori del Colorado hanno respinto la misura che avrebbe richiesto l’etichettatura di alcuni cibi geneticamente modificati. La proposta si sarebbe dovuta applicare sia a cibi crudi che confezionati prodotti interamente o parzialmente da ingegneri genetici, ma non ai cibi serviti nei ristoranti. Per un’iniziativa analoga si è votato anche in Oregon, ma i risultati in questo Stato non sono ancora disponibili. Chi contrastava la proposta, fra cui società alimentari e ditte di biotecnologie, ha sostenuto che le etichette obbligatorie avrebbero tratto in inganno i consumatori, facendo pensare loro che gli ingredienti ogm non sono sicuri, cosa che non è provato dagli scienziati.
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