Berlino (Germania), 8 nov. (LaPresse/AP) – Le tensioni fra le principali potenze hanno portato il mondo “sull’orlo di una nuova Guerra fredda”. Così l’ex leader sovietico Mikhail S. Gorbaciov, parlando a un evento a Berlino vicino alla Porta di Brandeburgo in occasione del 25esimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, che ricorre domani. Gorbaciov ha accusato l’Occidente, e in particolare gli Stati Uniti, di cedere al “trionfalismo” dopo il crollo del blocco comunista e ha chiesto nuova fiducia per costruire un dialogo con Mosca, suggerendo che l’Occidente dovrebbe abbandonare le sanzioni imposte alla Russia a proposito della crisi nell’est dell’Ucraina. Il fallimento della sicurezza in Europa renderebbe il vecchio continente irrilevante negli affari globali, ha aggiunto Gorbaciov.
I commenti di Gorbaciov hanno fatto eco a quelli di Roland Dumas, ministro degli Esteri della Francia al tempo della caduta del Muro di Berlino. “Senza libertà fra i Paesi, senza rispetto di una nazione per l’altra e senza una politica di disarmo forte e coraggiosa, tutto potrebbe ricominciare di nuovo domani”, ha detto Dumas. “Persino tutto quello che eravamo abituati a sapere e che chiamavamo Guerra fredda”, ha esplicitato.
Ieri anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha rilasciato una dichiarazione in occasione dell’anniversario, ed è sembrato condividere alcune delle preoccupazioni di Gorbaciov per l’Europa: rendendo omaggio agli abitanti di Berlino Est che hanno fatto pressioni sulle guardie di frontiera per rifluire oltre il muro, Obama ha ricordato che oggi “le azioni della Russia contro l’Ucraina ci ricordano che abbiamo più lavoro da fare per realizzare pienamente la nostra visione condivisa di un’Europa che sia intera, libera e in pace”.
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