Erbil (Iraq), 18 dic. (LaPresse/AP) – Le forze curde irachene che combattono contro i militanti dello Stato islamico (ex Isil o Isis) sono riuscite ad aprire un corridoio verso il monte Sinjar, in modo da permettere la fuga alle migliaia di yazidi intrappolati nella zona. Lo ha riferito Masrur Barzani, a capo del Consiglio di sicurezza della regione del Kurdistan. “La nostra speranza – ha affermato – è che tutte queste persone potranno tornare alla fine nelle proprie case, nelle proprie città e nei villaggi. Ma intanto è stato aperto un corridoio per evacuarle”. Ieri i peshmerga curdi, sostenuti dai raid aerei della coalizione internazionale guidata dagli Usa, avevano lanciato un’operazione per riconquistare la città di Sinjar, situata ai piedi dell’omonima montagna. Barzani ha sottolineato che le forze governative di Baghdad non hanno partecipato in nessun modo all’operazione. “Abbiamo chiesto al governo iracheno – ha riferito l’ufficiale curdo – di fornire le munizioni necessarie. Purtroppo non le hanno mandate e il loro contributo è stato pari a zero, a essere sinceri, soprattutto in questa operazione”.
La creazione del corridoio verso il monte avvicina i combattenti curdi all’obiettivo di riprendere la città, catturata dallo Stato islamico all’inizio di agosto. Decine di migliaia di membri della minoranza yazida erano fuggiti sulla montagna all’inizio di agosto, dopo la cattura delle città di Sinjar e Zumar da parte degli estremisti. Molti di loro sono stati successivamente portati via a bordo di aerei oppure scortati via terra attraverso la Siria e poi di nuovo nel Kurdistan iracheno. Altre migliaia di persone sono però rimaste bloccate sul monte.