Parigi (Francia), 9 gen. (LaPresse) – Sono finiti con la morte degli attentatori e di quattro ostaggi i doppi assedi a Dammartin-en Goele e a Porte de Vincennes. Le forze francesi hanno compiuto due blitz quasi in contemporanea: a Dammartin-en-Goele i due fratelli Kouachi sono morti, mentre una persona che si era nascosta nell’azienda è rimasta illesa. A Porte de Vincennes, dove Amedy Coulibaly aveva preso in ostaggio numerose persone in un supermercato kosher, l’assalitore è morto, insieme a quattro ostaggi. Quattro i feriti. I fratelli Kouachi sono ritenuti responsabili dell’attacco di mercoledì 7 gennaio al settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi, in cui sono state uccise 12 persone.

21.03 VALLS: CI SARA’ UN PRIMA E UN DOPO. “Ci sarà un prima e un dopo”. Lo ha detto il primo ministro francese Manuel Valls, commentando quanto avvenuto oggi a a Dammartin-en-Goele e a Porte de Vincennes. “Questo attacco è una ferita ma la Francia deve essere più forte”, ha detto Valls a Tf1.

20.13: OBAMA: SIAMO CON LA FRANCIA OGGI E LO SAREMO DOMANI. “La Francia è il nostro piu vecchio alleato”, e “voglio che il popolo francese sappia che gli Stati Uniti sono con loro oggi e lo saranno domani”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, commentando quanto avvenuto oggi a Dammartin-en-Goele e Porte de Vincennes. “Il governo francese deve rimanere vigile, la situazione è fluida”, ha aggiunto Obama. Il presidente Usa ha detto di sperare che la minaccia immediata derivante dalle recenti sparatorie a Parigi sia adesso risolta, e ha promesso il sostegno degli Stati Uniti al popolo francese. “Nelle strade di Parigi il mondo ha visto ancora una volta quello che vogliono i terroristi: non hanno nulla da offrire tranne odio e l’umana sofferenza. E noi siamo per la libertà e la speranza e la dignità di tutti gli esseri umani. Ed è questo quello che la città di Parigi rappresenta per il mondo”, ha detto Obama.

19.58 HOLLANDE: APPELLO A UNITA’, VIGILANZA E MOBILITAZIONE. “Faccio appello alla vigilanza, all’unità e alla mobilitazione”. Lo ha detto il presidente francese François Hollande nel suo discorso trasmesso in televisione. L’unità è la nostra arma migliore, ha aggiunto il presidente. Quello che è successo oggi nel supermercato kosher a Porte de Vincennes è stato un “atto antisemita abominevole”. Dobbiamo essere implacabili con il razzismo e con l’antisemitismo, ha detto Hollande. Coloro che hanno commesso questi atti, questi “fanatici, non hanno nulla a che fare con la religione musulmana”, ha aggiunto.

19.45: COULIBALY A BFMTV: APPARTENGO ALL’ISIS. Amedy Coulibaly ha detto a Bfm Tv di appartenere a Daesh, acronimo arabo per indicare lo Stato islamico. Lo rende noto la televisione, che afferma di aver parlato parlato questa mattina con Chérif Kouachi e alle 15 con Amedy Coulibaly. BfmTv scrive di essere stata contattata da Amedy Coulibaly alle 15, durante la presa degli ostaggi.

19.39: KOUACHI A BFMTV: IN MISSIONE PER AL-QAEDA IN YEMEN. Chérif Kouachi ha detto a Bfm Tv di essere in missione per al-Qaeda in Yemen. Lo rende noto la televisione, che afferma di aver parlato parlato questa mattina con Chérif Kouachi e alle 15 con Amedy Coulibaly. Prima della sua morte, uno dei due fratelli Kouachi ha detto alla stazione televisiva di aver ricevuto finanziamenti da un predicatore di al-Qaeda in Yemen, Anwar al Awlaki. “Sono stato inviato, io Cherif Kouachi, da Al Qaeda of Yemen. Sono andato laggiù ed è stato Anwar al Awlaki che mi ha finanziato”, ha detto a Bfm Tv al telefono, secondo quanto rivelato dalla televisione dopo la fine dell’assedio. Al Awlaki, un influente reclutatore internazionale per al-Qaeda, è stato ucciso a settembre 2011 in un attacco drone. Anche l’altra persona che ha preso degli ostaggi, Amedy Coulibaly, ha chiamato Bfm Tv prima di morire per rivendicare la sua fedeltà allo Stato islamico, aggiungendo che voleva difendere i palestinesi e prendere di mira gli ebrei. Coulibaly ha detto di aver pianificato congiuntamente gli attacchi con i fratelli Kouachi, e la polizia ha confermato che erano tutti membri della stessa cellula islamista nel nord di Parigi.

19.36 BFMTV: ABBIAMO PARLATO CON KOUACHI E COULIBALY. La rete televisiva Bfm Tv afferma di aver parlato questa mattina con Chérif Kouachi e alle 15 con Amedy Coulibaly

19.06 SCRITTA PARIS EST CHARLIE SULL’ARCO DI TRIONFO Sull’Arco di Trionfo di Parigi è comparsa la scritta “Paris est Charlie”, Parigi è Charlie. Lo scrive Le Monde.

18.45 DONNA NON ERA A VINCENNES, FUGGITO UN UOMO Hayat Boumeddiene, la donna sospettata inizialmente di essere coinvolta nel sequestro di Porte de Vincennes non era nel supermercato. Lo scrive la Cnn, citando come fonti i media francesi. La Cnn aggiunge che c’era un secondo uomo armato nel sequestro, e che si pensa che sia lui ad essere fuggito.

18.38 QUATTRO FERITI GRAVI. Quattro persone sono rimaste gravemente ferite a Porte de Vincennes. Lo scrive le Figaro.

18.35 KOUCHI NON SAPEVANO DI AVERE UN OSTAGGIO. Sembra che i fratelli Kouchi non fossero a conoscenza dell’uomo presente nel palazzo a Dammartin-en-Goele. Lo scrive Le Figaro, aggiungendo che secondo il loro giornalista sul posto, i due assalitori di Dammartin non sapevano che un uomo si nascondevano nell’azienda nella quale sono entrati. La famiglia dell’uomo che si è nascosto, Lilian, grafico di 27 anni, ha cercato di contattarlo tra le 9 e le 11, invano. Il padre ha poi ricevuto un messaggio sul cellulare dal figlio che diceva: “Mi sono nascosto al primo piano. Credo che abbiano ucciso tutti. Dite alla polizia di intervenire”.

18.14. FUGGITA DONNA COMPLICE IN SEQUESTRO A VINCENNES. La donna complice del sequestratore ucciso a Porte de Vincennes è fuggita. Lo ha detto alla Cnn un portavoce della polizia.

18.00. MORTI 4 OSTAGGI A PORTE DE VINCENNES. Almeno quattro ostaggi del supermercato di Porte de Vincennes sarebbero morti nel corso del blitz delle forze dell’ordine in cui è stato ucciso il loro sequestratore. Lo hanno riferito i giornalisti di Sky News presenti sul posto, citando fonti di polizia. nche Le Monde scrive che diversi ostaggi sono morti, citando fonti di polizia. “Non sappiamo ancora quanti”, aggiunge il quotidiano francese.

17.56. SEQUESTRATORE UCCISO A VINCENNES E’ COULIBALY. Alcune fonti hanno confermato a Le Monde che l’uomo che ha preso in ostaggio delle persone a porte de Vincennes e che è stato ucciso è Amedy Coulibaly.

17.42. DIVERSI OSTAGGI LIBERATI A PARIGI. Diverse persone che erano state prese in ostaggio a Porte de Vincennes sono state liberate. Lo riportano giornalisti di Xinhua sul posto.

17.36. ALMENO DUE AGENTI FERITI IN BLITZ DI PARIGI. Almeno due poliziotti sarebbero rimasti feriti nel corso del blitz delle forze dell’ordine al supermercato kosher di Porte de Vincennes, a Parigi. Lo hanno riportato i giornalisti di Sky News presenti sul posto.

17.34. LIBERO OSTAGGIO DI ATTENTATORI A DAMMARTIN. La persona che era stata presa in ostaggio dai fratelli Kouachi è indenne e libera. Lo scrive le Parisien.

17.26. MORTO SEQUESTRATORE PORTE DE VINCENNES. E’ morto l’uomo che si era asserragliato a porte de Vincennes. Lo dicono a Le Monde fonti della polizia. Dalle immagini si vede che alcuni ostaggi che si trovavano nel supermercato kosher sono stati evacuati. Lo scrive le Monde, precisando di non avere informazioni al momento sulla salute degli ostaggi.

17.20. UCCISI I FRATELLI KOUACHI, ATTENTATORI DEL GIORNALE. I 2 sospetti per l’assalto alla sede di Charlie Hebdo sono stati uccisi nell’assalto a Dammartin-en-Goele. Lo scrive Itele. I due fratelli Kouachi sono morti nell’assalto a Dammartin-en-Goele. Lo dicono a Le Monde fonti della Gendarmerie Nazionale. I due sospetti sarebbero usciti aprendo il fuoco contro le forze dell’ordine nel corso dell’assalto, prima di essere abbattuti. Lo scrive le Parisien.

17.16. SPARI A PORTE DE VINCENNES A PARIGI. Esplosioni e spari sono stati avvertiti a Porte de Vincennes. Lo scrive le Monde. Sono almeno sei le esplosioni che sono state udite fuori dal supermercato kosher in cui sono stati presi alcuni ostaggi. Lo hanno riportato i giornalisti di Sky News presenti sul posto, aggiungendo che le autorità hanno bloccato il segnale dei telefoni cellulari nell’area.

17.00. SPARI A DAMMARTIN. Sono stati avvertiti spari a Dammartin-en-Goele. Lo scrive le Monde, aggiungendo che l’informazione è confermata da immagini televisive. Gli spari sono stati accompagnati da forti esplosioni, nell’azienda dove le forze di sicurezza hanno circondato i due sospetti per la strage avvenuta a Charlie Hebdo. Prima degli spari sono stati visti almeno quattro membri delle forze di sicurezza sul tetto dell’edificio.

16.45. SEQUESTRATORE: NON TOCCATE I KOUACHI O UCCIDO OSTAGGI. “L’uomo che ha sequestrato delle persone a Vincennes ha minacciato di uccidere tutti gli ostaggi se il gruppo d’intervento della Gendarmeria nazionale darà l’assalto a Dammartin, dove si trovano i due fratelli Kouachi”. Lo ha detto una fonte di polizia a Le Figaro.

16.07. ALGERIA ALLERTO’ FRANCIA SU ATTACCO. I servizi segreti algerini avevano avvertito la Francia lo scorso 6 gennaio di un imminente attacco terroristico. Lo riporta l’emittente francese iTELE nell’ambito della copertura degli attacchi che si stanno susseguendo a Parigi.

15.54. DIFFUSE IMMAGINI DI UN ARRESTO A PORTE DE VINCENNES. L’emittente francese Europe 1 ha diffuso le riprese, girate da un passante, dell’arresto di un uomo a Porte de Vincennes, una zona di Parigi. La radio ha precisato di non sapere se la persona arrestata sia un sequestratore, un passante o un impiegato del negozio kosher attaccato.

15.41. MINISTERO INTERNO SMENTISCE I 2 MORTI A PARIGI. Il ministero dell’Interno smentisce le notizie di stampa che riferiscono di due persone uccise nella sparatoria a Porte de Vincennes. lo riporta l’agenzia di stampa Reuters. Secondo una fonte di un sindacato di polizia, invece, una persona sarebbe rimasta ferita nella presa degli ostaggi in un supermercato kosher.

15.34. EVACUATO TROCADERO PER 20 MINUTI: ERA FALSO ALLARME. La piazza del Trocadero a Parigi, vicino alla Torre Eiffel, è stata brevemente evacuata per una ventina di minuti, con l’intervento di polizia e militari. Lo riportano i media locali. Le Monde riferisce di avere saputo dal ministero dell’Interno che si è trattato di un falso allarme.

15.27. CHI SONO I DUE RICERCATI PER MONTROUGE. I media francesi riportano che la giovane sarebbe la compagna di Coulibaly. Secondo Le Figaro, Coulibaly a dicembre del 2013 era stato condannato a cinque anni di carcere per il caso del piano per far evadere l’islamista Smaïn Aït-Belkacem. Quest’ultimo, membro del Gruppo islamico armato algerino (Gia) era stato condannato nel 2002 perché ritenuto uno dei principali responsabili dell’attacco di Parigi del 1995 alla stazione Rer Musée d’Orsay. Ed è nell’ambito di questa indagine che Hayat Boumeddiene era stata presentata come compagna di Coulibaly. Sempre per il caso del tentato piano di evasione per Smaïn Aït-Belkacem era stato arrestato nel 2010 anche Chérif Kouachi, 32 anni, il più piccolo dei due fratelli ancora ricercati perché ritenuti responsabili dell’attacco di mercoledì alla sede di Charlie Hebdo a Parigi.

15.15. AL VIA EVACUAZIONE DI SCUOLE A DAMMARTIN-EN-GOELE. Le autorità hanno iniziato a evacuare le scuole di Dammartin-en-Goele, la città francese in cui si sono barricati i due sospetti per l’attacco al settimanale Charlie Hebdo. Circa mille bambini frequentano gli istituti scolastici nella città, situata meno di 50 chilometri a nordest di Parigi. Il vice sindaco Thierry Chevalier ha riferito che la scuola più vicina al luogo dell’assedio è stata già evacuata.

15.09. NUOVA RIUNIONE D’EMERGENZA ALL’ELISEO. Una nuova riunione di emergenza è in programma all’Eliseo per le 15.15. Lo riferiscono i media locali, aggiungendo che saranno presenti il presidente francese François Hollande, il premier Manuel Valls, il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve e la ministra della Giustizia Christiane Taubira.

15.03. 2 I RICERCATI PER MONTROUGE: ANCHE RAGAZZA 26ENNE. Per l’attacco di ieri a Montrouge, sobborgo a sud di Parigi in cui è stata uccisa una agente della polizia municipale, risultano ricercate due persone e non solo un giovane come si sapeva finora. Si tratta di Amedy Coulibaly, che sembra sia responsabile della sparatoria e della presa d’ostaggi attualmente in corso in un negozio kosher a Port de Vincennes a Parigi, e di una donna identificata come Hayat Boumeddiene. È quanto emerge da un appello diramato dalla direzione regionale della polizia giudiziaria di Parigi (Drpj), in cui vengono diffuse le foto dei due e si chiede a chiunque abbia informazioni utili a localizzarli di contattare lo stato maggiore della polizia giudiziaria di Parigi. I due soggetti vengono definiti possibilmente “armati e pericolosi”. Stando alla scheda diffusa dalla polizia, la giovane avrebbe 26 anni, mentre Coulibaly avrebbe 31 anni.


14.47. ALMENO DUE MORTI IN SPARATORIA A PORTE DE VINCENNES.
Almeno due persone sono state uccise nel corso della sparatoria scoppiata poco fa in una drogheria kosher nella zona di Porte de Vincennes a Parigi, dove pare ci siano almeno cinque ostaggi. Lo riporta l’emittente francese 20 minutes, citando fonti proprie. “Ci sono almeno due morti, può darsi anche di più ma al momento non sappiamo”, ha affermato la fonte.

14.37. SEQUESTRATORE A POLIZIOTTI: SAPETE CHI SONO. L’autore della sparatoria a Porte de Vincennes a Parigi, prima ancora di prendere degli ostaggi nel negozio kosher in cui è barricato, si è diretto verso i poliziotti e ha detto loro “Sapete chi sono”, in apparente allusione con il fatto che si tratterebbe dello stesso uomo che ieri ha ucciso una poliziotta municipale a Montrouge, sobborgo a sud di Parigi. Questa nuova presa di ostaggi (sono cinque secondo i media locali), giunge mentre in parallelo prosegue l’assedio in una impresa a Dammartin-en-Goele, a nordest di Parigi, dove si sono barricati invece i due fratelli Said e Cherif Kouachi ritenuti responsabili dell’attacco di mercoledì al settimanale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, in cui sono state uccise 12 persone. Secondo i media locali, i fratelli Kouachi hanno ancora in mano un ostaggio.

14.27. CAZENEUVE SU LUOGO SPARATORIA PORTE DE VINCENNES. Il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve si recherà su richiesta del presidente François Hollande nel luogo della sparatoria avvenuta in un negozio kosher a Porte de Vincennes, a Parigi. Lo riporta sul proprio sito web il quotidiano Le Figaro. Il presidente è stato aggiornato sulla situazione da Cazeneuve e dal premier Manuel Valls.

14.17. TRA GLI OSTAGGI ANCHE DONNE E BAMBINI. Ci sono anche donne e bambini fra i cinque ostaggi presi da un uomo armato in una drogheria kosher a Porte de Vincennes a Parigi, che si trova nel 20esimo arrondissement. Lo riferisce l’emittente francese Bfmtv.

14.11. AGGRESSORE PORTE DE VINCENNES HA 5 OSTAGGI. Ci sarebbero almeno cinque ostaggi nella drogheria kosher a Port de Vincennes, a Parigi, dove si è barricato un uomo armato. Lo riferisce una fonte della polizia contattata dal quotidiano Le Figaro, indicando al tempo stesso che il sequestratore è l’uomo ricercato in relazione alla sparatoria di ieri a Montrouge. “È estremamente pericoloso – ha riferito la fonte – ed è armato di due fucili d’assalto”. Rivolgendosi ai poliziotti che l’avevano circondato, il sequestratore avrebbe detto: “Sapete molto bene chi sono”.

14.00. AGGRESSORE PORTE DE VINCENNES E’ KILLER DI MONTROUGE. Una fonte della polizia francese ha confermato al quotidiano Le Figaro che il sequestratore che ha preso in ostaggio almeno cinque persone in un negozio kosher di Porte de Vincennes, a Parigi, è l’uomo ricercato in relazione alla sparatoria di ieri a Montrouge, in cui è stata uccisa una poliziotta.

13.44. SPARI A PORTE DE VINCENNES A PARIGI: UN FERITO. Sono stati esplosi degli spari a Porte de Vincennes, nella zona sud di Parigi, e una persona è rimasta ferita. Lo riferisce l’emittente francese Bfmtv. I fatti avvengono 48 ore dopo l’attentato alla sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo a Parigi, in cui sono state uccise 12 persone, e all’indomani dell’attacco nel sobborgo di Montrouge in cui è stata uccisa una poliziotta, mentre i due principali sospettati per l’attacco al giornale, i fratelli Kouachi, sono ancora a piede libero.

13.38. GOVERNO: PRIORITÀ È STABILIRE DIALOGO CON SEQUESTRATORI. “Non possiamo confermare per il momento che ci sia un ostaggio. I team cercheranno di stabilire un contatto, la priorità è quella di avviare un dialogo” con i sospettati. Lo ha fatto sapere un portavoce del governo francese, citato dal quotidiano LeFigaro. “Questo – ha aggiunto il portavoce – può richiedere del tempo, diverse ore”.

13.04. TESTIMONE: TERRORISTA MI HA DETTO ‘NON UCCIDIAMO CIVILI’. “Ho incrociato un terrorista e gli ho stretto la mano” a Dammartin-en-Goële. Questo il racconto da pelle d’oca rilasciato in esclusiva ai microfoni di France Info da un commerciante, identificato come Didier, che aveva appuntamento stamattina nell’impresa Création Tendance Découverte (Ctd) in cui pare sia ancora in corso la presa di un ostaggio da parte dei due fratelli Kouachi, ritenuti responsabili dell’attacco di mercoledì a Charlie Hebdo. L’uomo racconta che, quello che lui ritiene sia uno dei due fratelli, gli ha detto: “Vada, noi non uccidiamo i civili”. “Quando sono arrivato il mio cliente è uscito con una persona armata che si è presentata come della polizia, il mio cliente mi ha detto di andare via dunque sono andato via. La persona che si era presentata come facente parte della polizia mi ha detto: ‘Vada via, ad ogni modo non uccidiamo i civili'”, racconta Didier. Poi prosegue: “Questo mi ha sollevato delle domande e ho deciso di chiamare la polizia, suppongo che fosse uno dei terroristi”.

12.11. TESTIMONE: I 2 SI SONO PRESENTATI COME AL-QAEDA IN YEMEN. Il proprietario della Clio grigia rubata mercoledì dai fratelli Kouachi ritenuti responsabili dell’attacco a Charlie Hebdo, un rivenditore di giornali, ha raccontato il suo incontro con i due avvenuto mercoledì riferendo che gli hanno detto quanto segue: “Se i giornalisti ti fanno domande, tu devi dire solo che siamo di al-Qaeda in Yemen”. Lo riporta la radio francese Rtl. L’uomo ha preferito mantenere l’anonimato. “Erano molto calmi e sereni, molto professionali, non nervosi”, ha aggiunto. I due fratelli franco-algerini avevano abbandonato la sede del giornale a bordo di una C3 nera; poi avevano fermato un automobilista e si erano impadroniti della sua Clio grigia proseguendo la fuga a bordo di questa auto.

12.07. STAFF DEL SETTIMANALE ARRIVATO NELLA SEDE DI LIBERATION. La redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo è arrivata stamattina nei locali del quotidiano Libération, che si è offerto di ospitarla in modo che i giornalisti possano proseguire il loro lavoro nonostante l’attacco di mercoledì alla sua sede a Parigi in cui sono state uccise 12 persone. È dunque nella sede di Liberation che i reporter e il resto dello staff di Charlie Hebdo prepareranno il nuovo numero del settimanale, che uscirà regolarmente mercoledì ed è previsto che avrà una tiratura di un milione di copie, contro le circa 60mila che vengono stampate solitamente.

11.55. HANNO DETTO DI VOLER MORIRE DA MARTIRI. “I due fuggitivi hanno dichiarato di volere morire da martiri”. Lo riferisce Yves Albarello, deputato francese dell’Ump di Senna e Marna, secondo quanto riporta l’emittente iTELE.

11.45. IN CORSO NEGOZIATI TRA POLIZIA E SEQUESTRATORI. Sarebbero in corso dei negoziati tra la polizia e i sequestratori che hanno preso un ostaggio a Dammartin-en-Goële, a nordest di Parigi. Lo riportano alcuni media francesi.

11.12. POLIZIA CERTA CHE SIANO FRATELLI. La polizia francese ha la “quasi certezza” che i due individui trincerati nell’impresa a Dammartin-en-Goele, dove sarebbe in corso una presa di ostaggi, siano i fratelli Kouachi, i principali sospettati per l’attacco di mercoledì alla sede di Charlie Hebdo a Parigi. Lo riferisce un comunicato del ministero dell’Interno secondo quanto riporta il quotidiano Le Monde, che mostra prudenza sul fatto che ci siano effettivamente degli ostaggi sottolineando di non avere informazioni verificate in tal senso. Anche Le Figaro è prudente e afferma che, secondo le informazioni raccolte da un suo giornalista, i gendarmi si chiedono se l’ostaggio sia ancora in mano dei sequestratori o se sia riuscito a scappare. Poco fa la radio francese Rtl ha riferito che, a quanto le risulta, ci sarebbe un solo ostaggio.

10.56. UN SOLO OSTAGGIO. 3 ELICOTTERI SULLA ZONA. Sarebbe una sola la persona presa in ostaggio a Dammartin-en-Goële, a nordest di Parigi, secondo quanto risulta alla radio francese Rtl. L’inviato speciale dell’emittente sul posto riferisce che tre elicotteri sono disposti a triangolo sul luogo in cui è in corso la presa di ostaggi, cioè l’impresa Création Tendance Découverte.

11.26. HOLLANDE: FRANCIA E’ SOTTO SHOCK. “Che siano agenti della polizia nazionale o una agente della polizia municipale, la Francia è sotto shock dal momento che gli autori di queste azioni non sono stati arrestati”. Così il presidente francese, François Hollande, arrivato al ministero dell’Interno a piedi circondato dai suoi collaboratori. Qui è stato accolto dal premier Manuel Valls e dovrà fare il punto sulle operazioni in corso nell’ambito della caccia all’uomo a seguito dell’attacco di mercoledì alla sede di Charlie Hebdo.

10.31. NESSUN MORTO TRA GLI OSTAGGI. Non è chiaro se ci siano vittime nella presa di ostaggi in corso in Francia a Dammartin-en-Goele nell’ambito della caccia all’uomo dei due sospettati dell’attacco di mercoledì a Charlie Hebdo, i fratelli Kouachi. La radio francese Rtl, citando un suo giornalista, parla di un morto e diversi feriti. Ma il quotidiano Le Monde cita fonti della gendarmeria secondo le quali al momento non ci sarebbe nessun morto e riferisce che anche la procura smentisce che ci siano vittime. Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha confermato che è in corso un intervento per “neutralizzare gli autori” dell’attentato a Charlie Hebdo.

10.05. OPERAZIONE A DAMMARTIN-EN-GOELE. Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha confermato che un’operazione è in corso a Dammartin-en-Goële, a nordest di Parigi. Lo riportano i media francesi. “Le operazioni saranno condotte nelle ore e nei minuti a seguire nel quadro di un dispositivo pilotato dalla procura antiterrorismo e dai servizi del ministero dell’Interno”, ha spiegato Cazeneuve, aggiungendo che intanto le indagini avanzano con degli “elementi importanti”.

09.55. SOSPETTATI PRENDONO OSTAGGI. I due sospettati dell’attacco al settimanale Charlie Hebdo a Parigi hanno preso degli ostaggi in un’impresa a Dammartin-en-Goële, nel dipartimento di Senna e Marna nell’Ile de France, dove qualche minuto prima erano stati uditi degli spari.

09.45. INSEGUIMENTO IN AUTOSTRADA. E’ iniziato un inseguimento in auto. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters. La polizia francese ha individuato un veicolo sospetto sull’autostrada A2, vicino alla zona delle ricerche dei due sospettati.

09.42. SPARI IN ZONA RICERCHE. Spari sono stati uditi nella città francese di Dammartin-en-Goele, a nordest di Parigi. Lo riporta l’emittente francese Bfmtv.

RICERCHE. Le ricerche della polizia si sono concentrate in Piccardia in una zona boschiva a una settantina di chilometri a nordest di Parigi, dopo che ieri mattina la presenza dei due giovani era stata segnalata a bordo di una Renault Clio in una pompa di benzina nelle vicinanze, nel dipartimento di Aisne. Ad avvertire le forze dell’ordine era stato il gestore della stazione di servizio e pare che i due in fuga, incappucciati e con Kalashnikov, avessero rubato cibo e benzina.

IN MIGLIAIA LA CACCIA ALL’UOMO. Migliaia i poliziotti e gli agenti di sicurezza dispiegati per la caccia all’uomo. Pesantemente armati, gli agenti hanno passato a setaccio la foresta di Retz, che si estende per 13mila ettari, compiendo perquisizioni anche nei villaggi di Villers-Cotterets, Longpont e Corcy. Subito dopo l’attacco a Charlie Hebdo il piano Vigipirate, cioè il sistema nazionale di allerta sicurezza francese, era stato innalzato al livello più alto, quello di ‘allerta attentato’, nell’Ile de France, ovvero nella regione intorno a Parigi. Ieri l’allerta attentato è stata estesa alla regione della Piccardia, dove sono concentrate le ricerche. E in conseguenza di questa decisione il personale dispiegato ammonta a 88mila agenti.

CHI SONO I RICERCATI. Intanto emergono nuovi dettagli sui due fratelli, che sono stati identificati come Said Kouachi di 34 anni e Cherif Kouachi di 32 anni, nati in Francia da genitori algerini e poi rimasti orfani. È emerso che le autorità statunitensi li avevano inseriti da tempo nella ‘no-fly list’, come ha riferito un funzionario Usa dell’antiterrorismo. E in particolare uno dei due fratelli, Said, si era addestrato in Yemen nel 2011, probabilmente insieme alla branca locale di al-Qaeda. Un terzo uomo, il 18enne Hamyd Mourad, si è consegnato invece alla polizia dopo che il suo nome era circolato sui media in relazione all’attacco, ma sostiene di non avere a che fare con l’accaduto.

UCCISA POLIZIOTTA IN SECONDA SPARATORIA A SUD DI PARIGI. In Francia sono ore di tensione, che è salita nuovamente ieri mattina quando si è verificata una seconda sparatoria. Nel sobborgo di Montrouge, a sud di Parigi, una poliziotta è stata uccisa e pare che il caso venga trattato come un atto di terrorismo. Tuttavia Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha affermato ieri che non sembrano esserci legami fra la sparatoria di Montrouge e l’assalto a Charlie Hebdo. Pare che la sparatoria di ieri mattina sia andata come segue: un agente si è fermato per indagare su un incidente stradale in cui era rimasto ferito in condizioni critiche uno spazzino e, riferisce il testimone Ahmed Sassi, “c’erano un agente di fronte a un’auto bianca e un uomo che ha sparato ed è corso via”. L’uomo armato era vestito di nero. Sempre ieri due esplosioni si sono verificate nei pressi di moschee a sud di Parigi, ma senza provocare feriti.

TORRE EIFFEL SI SPEGNE, E’ LUTTO NAZIONALE. Per la seconda sera consecutiva, ieri i parigini si sono raccolti a Place de la Republique per una veglia in ricordo delle 12 vittime. Ed eccezionalmente la Torre Eiffel è stata spenta alle 20 in omaggio proprio alle persone uccise nell’attacco a Charlie Hebdo. Ieri in Francia si è celebrata la giornata di lutto nazionale indetta dal presidente François Hollande subito dopo l’attentato di mercoledì.

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