Tunisi (Tunisia), 23 gen. (LaPresse) – I due giornalisti tunisini Sofiène Chourabi e Nadhir Guetari scomparsi in Libia lo scorso 8 settembre sono ancora vivi e i servizi libici operano con prudenza in modo da non metterli in pericolo. Lo ha detto il ministro dell’Interno libico, Omar Sanki, secondo quanto riporta la radio tunisina Shems Fm. Sanki ha aggiunto che i ministeri dell’Interno di Libia e Tunisia stanno collaborando e che per questo è stato nominato un addetto libico alla sicurezza a Tunisi.
Lo scorso 8 gennaio su un sito jihadista era stato annunciato che i due reporter tunisini erano stati uccisi da un gruppo libico affiliato allo Stato islamico (ex Isil o Isis). La notizia non aveva però ricevuto conferma ufficiale e lo stesso giorno il presidente del Sindacato nazionale dei giornalisti tunisini (Snjt) Néji Bghouri, contattato telefonicamente dal giornale tunisino Webdo, aveva smentito la notizia delle esecuzioni. “Le nostre fonti, con le quali siamo in contatto da mesi, ci confermano che Sofiane Chourabi e Nadhir Kthari sono attualmente a Derna in buona salute”, aveva detto allora Bghouri. Stando a Reporters sans frontieres (Rsf), i due reporter sarebbero stati sequestrati da una milizia nella città orientale di Brega il 6 settembre ma poi rilasciati. Due giorni dopo però sono scomparsi di nuovo.
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