New York (New York, Usa), 27 gen. (LaPresse/Reuters) – La neve sta avvolgendo e bloccando New York e la costa Est degli Stati Uniti. La Grande Mela si è preparata a quella che è stata definita una ‘storica’ tempesta in arrivo dall’oceano Atlantico, una delle peggiori che l’uomo ricordi. Ieri il sindaco Bill De Blasio ha avvertito i cittadini di prestare attenzione e il governatore del New Jersey Chris Christie, ha chiesto a tutti di “stare a casa”. I trasporti, tra cui metro, bus e servizi ferroviari, sono bloccati.
La tempesta dovrebbe colpire fino a 60 milioni di persone in una dozzina di Stati. Secondo il servizio meteo nazionale, potrebbero cadere fino a 76 centimetri di neve in alcune zone, mentre forti venti fino a 80 chilometri all’ora sferzano New York City. Nelle prime ore della mattina, a Central Park, a Manhattan, si registrano già circa 14 centimetri di neve, oltre 20 addirittura in alcune parti di Long Island.
A causa del maltempo hanno chiuso le scuole, mentre importanti università come Harvard e il Massachusetts Institute of Technology, hanno cancellato le lezioni. Chiuso per oggi anche il Palazzo di vetro delle Nazioni unite. Le autorità di New York hanno fatto sapere che oggi “virtualmente tutti” i voli all’aeroporto La Guardia saranno annullati, mentre le cancellazioni al Jfk saranno “significative”.
Intanto, anche sui social media rimbalzano i commenti e gli aggiornamenti sulla tempesta. Tanti gli hashtag nati per l’occasione. Tra i più comuni #blizzardof2015, #Snowmageddon2015 e #Snowpocalypse. L’ultima grande tempesta di neve che si ricordi a New York City risale all’11-12 febbraio 2006, quando caddero 68 centimetri di neve.
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