Amman (Giordania), 3 feb. (LaPresse) – Nuovo video shock dei militanti dello Stato islamico (ex Isil o Isis). Nel filmato diffuso oggi si vede il pilota giordano Muaz Kasasbeh che viene bruciato vivo dentro una gabbia mentre indossa un’uniforme arancione simile a quella portata dagli ostaggi del gruppo vittime di precedenti esecuzioni. Sull’autenticità delle immagini sono in corso verifiche, ma intanto la Giordania ha confermato la morte del pilota. Secondo la tv di Stato giordana, però, la morte risale al 3 gennaio.

Immediate le reazioni: le forze armate giordane hanno promesso vendetta e il re Abdullah di Giordania ha interrotto la sua visita negli Stati Uniti per rientrare in patria. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha parlato di “un’altra dimostrazione della crudeltà e della barbarie” dell’Isis e ha affermato che l’uccisione del pilota costringe la coalizione internazionale creata per “sconfiggere” il gruppo estremista a “raddoppiare la determinazione”.

Inoltre i familiari del pilota, oltre a chiedere vendetta, hanno fatto appello al governo giordano affinché si ritiri dalla coalizione internazionale che lotta contro il gruppo jihadista in Iraq e Siria. Kasasbeh infatti era stato catturato dai militanti in Siria a dicembre scorso a seguito dello schianto dell’aereo che pilotava nell’ambito delle operazioni della coalizione internazionale anti Isis.

Il 27 gennaio scorso i militanti avevano per la prima volta legato le sue sorti a quelle dell’ostaggio giapponese Kenji Goto, che secondo quanto emerso il 31 gennaio è stato decapitato. In un messaggio audio, infatti, lo Stato islamico aveva dato un ultimatum di 24 ore chiedendo alla Giordania di liberare la estremista Sayida al Rishawi, di nazionalità irachena, altrimenti avrebbe ucciso gli ostaggi. La donna è detenuta in Giordana dopo essere stata condannata a morte per l’attacco del 2005 a un hotel di Amman.

E ora la prima reazione della Giordania potrebbe essere quella di rifarsi sui terroristi detenuti nelle sue carceri. Una fonte della sicurezza, riportata da Reuters, riferisce che la condanna a morte di Sayida al Rishawi sarà eseguita “a ore”. Inoltre almeno tre sostenitori di al-Qaeda condannati a morte in Giordania sono stati trasferiti nella prigione di Suwaqa, 70 chilometri a sud di Amman, dove di solito si svolgono le esecuzioni. A riferirlo all’agenzia Efe sono state fonti vicine alle famiglie dei tre uomini, spiegando proprio che potrebbe essere un modo di Amman per vendicare l’uccisione del pilota.

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