Washington (Usa), 6 feb. (LaPresse/Reuters) – Gli Stati Uniti stanno facendo pressioni su Cuba per permettere la riapertura dell’ambasciata Usa all’Avana entro aprile. Lo riferiscono a Reuters fonti ufficiali Usa, precisando che l’isola ha però chiesto di essere prima rimossa dalla lista nera Usa degli Stati che sponsorizzano il terrorismo. Washington, spiegano le fonti, vuole ristabilire i rapporti diplomatici entro aprile perché in quel mese si terrà un summit regionale a Panama e in quella occasione il presidente degli Stati Uniti Barack Obama incontrerà il presidente cubano Raul Castro per la prima volta dal 2013.
Un rifiuto dell’Avana di una rapida apertura dell’ambasciata Usa per la prima volta da circa 50 anni potrebbe complicare i colloqui fra i nemici del periodo della Guerra fredda. L’eliminazione di Cuba dalla lista dei Paesi pro terrorismo potrebbe richiedere fino a giugno o più, anche se la Casa Bianca sta facendo pressioni per accelerare i tempi, riferiscono due funzionari a conoscenza delle operazioni in corso al dipartimento di Stato americano. La lista Usa dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo è breve: Iran, Sudan, Siria e Cuba. L’Avana vi era stata inserita nel 1982 sostenendo come motivazione il fatto che l’allora presidente Fidel Castro addestrava e armava ribelli comunisti in Africa e America Latina.
Obama e Raul Castro avevano annunciato lo scorso 17 dicembre lo storico accordo mirato alla normalizzazione dei rapporti fra Usa e Cuba. Rappresentanti dei due Paesi si sono incontreranno questo mese o all’inizio di marzo a Washington per un secondo round di colloqui dopo il primo che si è già tenuto all’Avana. Mentre il riavvio delle relazioni diplomatiche potrebbe arrivare rapidamente, il processo di normalizzazione dei rapporti, che includerebbe per esempio la rimozione dell’embargo commerciale imposto dagli Usa a Cuba, richiederà più tempo.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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