Bengasi (Libia), 23 feb. (LaPresse/Reuters) – Il governo libico internazionalmente riconosciuto, guidato dal premier Abdullah al-Thinni, “ha deciso di rivedere tutti i contratti con compagnie straniere e di escludere le società turche dalla possibilità di operare in Libia”. Lo ha annunciato lo stesso esecutivo, senza fornire motivi per la decisione. In passato però questo governo libico, con sede nell’est del Paese, ha accusato la Turchia di ricevere funzionari del governo rivale che controlla l’ovest della Libia.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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