Mosca (Russia), 28 feb. (LaPresse/EFE) – È stato freddato con quattro colpi sparati alla schiena mentre passeggiava vicino al Cremlino in pieno centro di Mosca Boris Nemtsov, leader dell’opposizione extraparlamentare russa molto critico nei confronti del presidente russo Vladimir Putin per la sua politica in Ucraina. Ieri sera, mentre secondo le agenzie di stampa russe era in compagnia di una giovane ucraina sul Gran ponte di pietra, è stato accostato da un’auto da cui sono partiti gli spari.
CHI ERA NEMTSOV, OPPOSITORE DI PUTIN SULL’UCRAINA. Cinquantacinque anni, ex vicepremier nel 1998 sotto la presidenza di Boris Yeltsin, Nemtsov era fra i principali critici dell’ingerenza russa in Ucraina difesa da Putin. E lo era da tempo: aveva criticato la posizione di Mosca sia in occasione della Rivoluzione arancione del 2004 animata anche dalla ex premier ucraina Yulia Tymoshenko, sia in occasione dell’annessione della penisola di Crimea a marzo dello scorso anno, e di recente si era schierato apertamente contro il sostegno di Mosca ai separatisti filorussi nell’est dell’Ucraina.
PUTIN CONDANNA: CRIMINE MOSTRUOSO. La condanna dell’assassinio è unanime, tanto all’interno della Russia quando a livello internazionale, da Barack Obama ad Angela Merkel a François Hollande all’Italia. La prima condanna, a pochi minuti dalla notizia dell’assassinio, è giunta da Vladimir Putin, che tramite il suo portavoce Dmitry Peskov ha annunciato di avere preso sotto il suo “controllo personale” le indagini, che saranno svolte dal Comitato investigativo russo, e ha definito l’accaduto una provocazione. Putin ha affermato che l’omicidio “ha tutte le caratteristiche di un assassinio su commissione”. Oggi il suo portavoce è tornato sull’argomento definendo l’assassinio “mostruoso” e sottolineando l’importanza di risalire quanto prima agli autori materiali e agli organizzatori. L’opposizione russa, però, ha definito la morte di Nemtsov “l’assassinio politico” di un rivale di Putin.
NEMTSOV AVEVA RICEVUTO MINACCE DI MORTE. L’avvocato di Nemtsov ha rivelato intanto che diversi mesi fa il suo cliente aveva ricevuto minacce di morte sui social network. Il ministro dell’Interno russo, Vladimir Kolokoltsev, si è recato sul luogo della tragedia, dove ha parlato con i familiari della vittima. Intanto la portavoce del Comitato investigativo russo a Mosca, Yulia Ivanova, ha riferito che gli inquirenti stanno vagliando diverse piste, tra cui quella dell’assassinio compiuto da sicari e motivato dall’attività politica della vittima.
CANCELLATA LA MARCIA DELL’OPPOSIZIONE DI DOMANI. Domani Nemtsov avrebbe dovuto partecipare alla marcia di protesta antigovernativa che era stata indetta a Mosca per chiedere al Cremlino di fermare l’ingerenza negli affari della vicina Ucraina. Uno degli oppositori più vicini a Nemtsov, Mijail Kasianov, ha annunciato che la marcia di protesta, che era in programma nel quartiere periferico di Maryino, è stata cancellata, e che al suo posto si terrà nel centro di Mosca una marcia funebre in ricordo del politico assassinato. Kasianov, che insieme a Nemtsov era co-presidente del partito RPR-PARNAS (Partito repubblicano di Russia) ha definito l’uccisione una “rappresaglia per la libertà e per la sua verità”.
LA CONDANNA INTERNAZIONALE, DA USA A UE. Da Obama a Merkel, da Hollande al governo italiano, da David Cameron alla diplomazia dell’Unione europea. Da tutto il mondo è arrivata la ferma condanna dell’assassinio e la richiesta di indagini trasparenti. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha parlato di un “brutale omicidio” e ha chiesto alla la Russia un’inchiesta rapida e imparziale, ricordando il suo incontro con Nemtsov avvenuto a Mosca nel 2009. Il presidente francese François Hollande ha condannato “l’atroce omicidio” e ha ricordato Nemtsov come “un difensore coraggioso e instancabile della democrazia e un combattente della corruzione”. La cancelliera tedesca Angela Merkel, dal canto suo, si è rivolta direttamente a Putin, chiedendogli di garantire un’inchiesta indipendente che permetta di portare i responsabili davanti alla giustizia. Per il premier britannico è stato un “assassinio spietato” di “un uomo di coraggio e convinzioni” e da Palazzo Chigi il governo italiano ha condannato nella maniera più ferma il barbaro omicidio di Boris Nemtsov auspicando un’indagine accurata che porti alla rapida individuazione e condanna dei responsabili. Infine anche l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, ha chiesto al Cremlino un’indagine trasparente sull’assassinio dell’ex vicepremier.
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