Roma, 12 mar. (LaPresse) – A quattro anni dall’inizio del conflitto, l’83% di tutte le luci in Siria si è spento. A rivelarlo è la coalizione #WithSyria, formata da 130 organizzazioni umanitarie tra cui Save the Children. La realtà è emersa dall’analisi di alcune immagini satellitari, effettuata dagli scienziati dell’Università di Wuhan in Cina, in collaborazione con la coalizione: dal marzo 2011 il numero delle luci visibili di notte in Siria si è ridotto fin quasi – in alcune zone del Paese – alla sparizione totale.
“AFRAID OF THE DARK”. La coalizione #WithSyria ha diffuso il video ‘Afraid of the Dark’ insieme a una petizione indirizzata ai leader mondiali, perché “sia riaccesa la luce e la speranza nel paese precipitato nell’orrore di un conflitto sempre più devastante: oltre 200mila persone sono morte dall’esplosione della crisi e 11 milioni di persone, una cifra impressionante, ha dovuto abbandonare le proprie case”.
Il video virale, ideato dall’agenzia Don’t Panic, (la stessa che ha realizzato nel 2014 il video Most Shocking Second a Day sulla guerra in Siria che ha realizzato oltre 45 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo) inizia con l’immagine di un adolescente siriano che vive una vita confortevole, con poco da temere, eccetto il buio. Solo dopo ci si rende conto che in realtà sta vivendo un flashback di quattro anni prima. Oggi è un uomo di 17 anni che fa il possibile per salvare altre giovani vittime del conflitto dal buio che li circonda.
“FARE LUCE SU CRISI UMANITARIA”. “Dal 2011, il popolo siriano e i suoi milioni di bambini sono stati catapultati in un buio angoscioso, deprivato, impaurito e addolorato per la perdita di familiari, persone care, amici, e del paese che tutti conoscevano. Dobbiamo fare luce sulla più grande crisi umanitaria dalla seconda guerra mondiale, una crisi che la comunità internazionale non ha finora saputo affrontare lasciando milioni di bambini e le loro famiglie senza aiuti e protezione”, ha dichiarato Valerio Neri Direttore Generale di Save the Children Italia.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata